Al vaglio del Consiglio dei Ministri anche il decreto bollette, una bozza di 22 articoli, teso a calmierare le tariffe nel secondo trimestre del 2023. Dovrebbe essere teso a confermare le misure già adottate, seppure non senza introdurre anche alcune novità di rilievo. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta…
Nuovi aiuti sulle bollette
Sono in arrivo nuovi aiuti sulle bollette, con uno stanziamento di 5 miliardi di euro che dovrebbero essere sufficienti, vista la considerevole riduzione di prezzo del gas. Prorogato il taglio dell’Iva al 5 per cento sul gas, un aiuto che viene esteso anche a energia termica prodotta dal metano e teleriscaldamento. ‘In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso, – si legge nel testo – le aliquote negative della componente tariffaria UG2C applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno sono confermate limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente’.
Bonus termico
Per quanto riguarda la prossima stagione fredda è previsto un bonus termico a partire dal 1 ottobre fino al 31 dicembre del 2023, ed è rivolto ‘ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale è riconosciuto un contributo, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche definite dall’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993 n. 412, con riferimento a ciascun dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso’ dovesse superare una soglia ancora da fissare di prezzo.
Il Bonus sociale verrà rinnovato in versione potenziata, esteso cioè alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro. La bozza del nuovo decreto bollette modifica anche il calendario della tregua fiscale introdotta dalla legge di bilancio, stabilendo che la data della prima rata per mettersi in regola slitta di sette mesi dal 31 marzo al 31 ottobre 2023.
Novità anche nel settore sanitario
Anche nel settore sanitario ci sono delle novità e riguardano la possibilità delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale di affidare a terzi servizi medici e infermieristici per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario. Anche se deve trattarsi di casi di necessità e urgenza per periodi non superiori ai 12 mesi.
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