Buone notizie per i papà separati e in difficoltà economiche. La Ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, ha firmato il decreto, che di fatto dà il via libera al bonus di 800 euro, un aiuto per i genitori che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento. Ma ecco come fare domanda, a chi spetta e quali sono i requisiti essenziali.
Cos’è il bonus per i padri separati
“Il bonus per i padri separati anticipato dal Messaggero è una misura che ha avuto un lungo iter perché nella formulazione con cui la Lega l’aveva presentata era di fatto inapplicabile. Era buona in gran parte degli intenti, ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile ed equa verso tutti i figli di coppie separate. In questo modo riusciamo a erogare queste risorse necessarie hai ragazzi” – ha detto all’Ansa la ministra Bonetti, che ha firmato il decreto e ha dato quindi il via libera per l’erogazione del contributo.
Quali sono i requisiti
Il bonus, che può arrivare fino a 800 euro al mese per la durata di un anno, spetta ai padri separati. A patto, però, che vengano rispettati dei requisiti. Il contributo, infatti, ‘spetta al genitore in difficoltà, quello che non riesce a provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, ma anche dei maggiorenni portatori di handicap grave e conviventi’. Per fare domanda, il reddito del richiedente deve essere ‘inferiore o uguale a 8.174,00 euro’. E ancora, tra i requisiti, come si legge nel testo riportato dal Messaggero:
- ‘Il richiedente deve aver ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019’
- Il contributo verrà erogato solo ai genitori che ‘non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento o lo abbiano ricevuto in maniera parziale tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022’.