Preoccupa la situazione economica delle famiglie italiane. Rincari dell’energia elettrica conseguente alla guerra Russia Ucraina, aumento dei costi di materie prime e dei beni alimentari e dei trasporti.
Difficile per le famiglie e aziende una situazione che sembra caratterizzata da incertezze. L’impennata deli gas mette paura.
L’aumento dei prezzi del gas sembra destinato a creare i problemi più grandi nel prossimo inverno. Non è inoltre escluso che possano ulteriormente aumentare i prezzi.
Abbonamenti tpl a settembre
Anche per i trasporti sono in atto modifiche. Il governo sembra indirizzato a ridurre le accise per contrastare la corsa dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa e il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha spiegato che da settembre sarà possibile, per gli utenti del trasporto pubblico richiedere un bonus per la mobilità.
Agevolazioni per studenti e lavoratori che utilizzano il trasporto pubblico, su gomma e su ferro. Il buono può arrivare fino al 100% della spesa da sostenere ed è riconosciuto, in ogni caso, nel limite massimo di valore pari a 60 euro.
Il sostegno è nominativo e sarà utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento annuale, mensile o relativo a più mensilità da acquistare nel mese in cui si è richiesto e ottenuto.
Ciascun beneficiario potrà chiedere un «Bonus trasporti» al mese, entro il 31 dicembre 2022 o fino a esaurimento risorse. Sapendo che la dotazione finanziaria prevista per il settore è pari a 79 milioni di euro. Potranno accedere al bonus le persone fisiche che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.
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Il bonus da 200 euro
C’è poi il bonus da 200 euro una tantum a sostegno delle famiglie contro il caro prezzi.
Lo hanno ricevuto a luglio oltre 13 milioni di pensionati e circa 800mila nuclei percettori di reddito di cittadinanza.
La misura, che ai lavoratori dipendenti è stata corrisposta dai datori di lavoro, alle due categorie è stata accreditata dall’Inps.
Nello stesso mese l’ente di previdenza ha provveduto a disporre i pagamenti per oltre 427mila lavoratori domestici. I lavoratori domestici hanno ancora tempo fino al 30 settembre per presentare le domande.
In cosa consiste la fase due
A seguire scatterà la fase cosiddetta “due” che riguarderà le categorie escluse.
Il sostegno verrà erogato ad ottobre ai titolari di Naspi e Dis-Coll (purché in disoccupazione a giugno), ai disoccupati agricoli 2021 e ai titolari delle ex Indennità Covid.
Le altre categorie chiamate a presentare domanda hanno tempo fino al 31 ottobre.
Da ottobre verranno così definite le richieste trasmesse all’Inps da: co.co.co con un contratto attivo al 18 maggio 2022 e reddito fino a 35mila euro; stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021 e reddito fino a 35mila euro (compresi i lavoratori a tempo del settore agricolo); iscritti al Fondo pensione Lavoratori dello spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021 e reddito fino a 35mila euro; autonomi occasionali privi di partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021; incaricati di vendite a domicilio che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5mila euro.
L’estensione del bonus
Il decreto aiuti bis prevede l’estensione del bonus anche a cassaintegrati e lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, dottorandi, assegnisti di ricerca e pensionati dal primo luglio 2022, oltre al finanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per l’erogazione del bonus 200 euro ai professionisti.
In particolare, per autonomi e professionisti, sarà necessario presentare domanda al proprio ente di previdenza.