Negli ultimi anni i provvedimenti di politica fiscale del governo centrale italiano hanno dato vita a svariate forme di sostegno all’economia e alla povertà, con l’introduzione e la proroga dei cosiddetti bonus. Si va dall’esonero di alcuni tributi per speciali categorie di cittadini (ad esempio il bollo sui veicoli adibiti al trasporto disabili) alle detrazioni fiscali per la casa (ristrutturazioni, efficientamento energetico, acquisto arredo ecc…), fino alla recente introduzione del cashback per il parziale rimborso degli acquisti pagati con moneta elettronica.
Ma le novità riguardano anche le procedure sempre più automatizzate per ottenere questo genere di benefici, che stanno via via facendo sempre più ricorso alla digitalizzazione dei processi amministrativi con l’interconnessione crescente delle banche dati pubbliche. Proprio da qui scaturisce la novità del bonus gas, luce e acqua erogato in automatico. Ora entriamo nel dettaglio della misura.
Bonus gas, luce e acqua: quali le novità
Dal 1 gennaio 2021 i cittadini non devono più inoltrare la richiesta di agevolazioni al proprio Comune di residenza, in quanto l’assegnazione del bonus sociale diventa automatica. Per determinare gli aventi diritto ARERA ha predisposto un sistema di interscambio di informazioni tra INPS (per quanto riguarda i dati dell’indicatore ISEE) e il soggetto gestore del Sistema Informativo Integrato (SII).
Il cittadino deve semplicemente aggiornare la dichiarazione ISEE secondo i modi e i tempi stabiliti da apposita normativa, cosicché le dichiarazioni saranno trasmesse direttamente da INPS all’azienda che fornisce il gas, l’energia elettrica e l’acqua perché applichi gli sconti direttamente in bolletta. Un circuito più efficiente, anche per evitare che qualcuno ne faccia richiesta senza averne realmente diritto a danno della collettività.
Indubbiamente uno strumento perequativo di grande utilità per venire incontro ai tanti cittadini in difficoltà. Tuttavia, non deve far trascurare la razionalizzazione dei consumi: significa cercare il fornitore che offre le tariffe più basse e evitare gli sprechi. Si deve partire dall’uso di elettrodomestici di classe energetica alta, almeno quelli che richiedono più energia come la caldaia per il riscaldamento domestico, il ferro da stiro o il forno ventilato per cuocere più velocemente; oggetti per cui si può ricorrere al “bonus elettrodomestici”.
Bonus gas, luce e acqua: cosa è
Si tratta di uno sconto sui consumi del gas, dell’energia elettrica e dell’acqua delle reti pubbliche istituito, di concerto con ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per aiutare economicamente i cittadini con disagi economici, disagi fisici e famiglie numerose.
I requisiti per tali beneficiari sono avere un ISEE non superiore a 8.265 euro, che sale fino a 20 mila euro in presenza di almeno 4 figli conviventi. Solo per il cosiddetto “bonus elettrico” non c’è alcun vincolo di reddito per i nuclei familiari in cui ci sono persone che usano apparecchi elettromedicali salvavita.
Nel caso di nuclei familiari che sono beneficiari del RdC o della PdC (Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza), possono ottenere i bonus riferiti alle utenze domestiche anche se il reddito ISEE eccede la soglia degli 8.265 euro.