Novità in arrivo per il Bonus Cultura. La commissione Bilancio della Camera ha, infatti, dato il via libera al rinnovamento dell’App18. Al suo posto ci saranno due nuovi bonus che si baseranno sul reddito e sul voto scolastico. Saranno dunque questi i parametri che regolamenteranno l’accesso per i 18enni all’agevolazione dal valore di 500 euro.
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Bonus Cultura, le due nuove carte in arrivo per i 18enni
Per i ragazzi maggiorenni arrivano due carte. Una denominata ‘Carta della cultura Giovani’ per coloro che risiedono in Italia e il cui nucleo familiare non supera i 35mila euro di Isee, assegnata ed utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento della maggiore età. La seconda carta invece è denominata ‘Carta del merito’ e ne possono beneficiare i ragazzi che si sono diplomati con il massimo dei voti, ovvero con una votazione pari a 100 centesimi. Entrambe le carte hanno il valore di 500 euro e non sono cumulabili. Diverse, dunque, le novità che caratterizzeranno il bonus cultura così come lo abbiamo imparato a conoscere fino a questo momento.
La riformulazione
Le novità introdotte sull’agevolazione dedicata ai più giovani, sono il frutto di una riformulazione avvenuta a seguito delle proteste dell’opposizione rispetto alla volontà espressa dall’Esecutivo di voler modificare il bonus per i diciottenni. A seguito delle proteste da parte delle opposizioni, l’agevolazione è stata, pertanto, riformulata. Come abbiamo visto sono infatti cambiati i parametri di accesso mentre la sostanza del misura è invariata.
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Il ‘dibattito’ sul bonus cultura
‘Non aboliamo la App 18. Sarà fatta una nuova carta con criteri più trasparenti ed equi’, ha spiegato Federico Mollicone, presidente della commissione cultura nonché presentatore dell’emendamento in questione. Non sono poi mancate anche le puntualizzazioni da parte del ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano che ha dichiarato: ‘Va modificata perché mostra criticità, ma dire che la cancelliamo è falso’. Infine, anche la Premier Meloni è intervenuta sul tema, ecco cosa aveva detto: ‘Non vogliamo abolire il bonus ai diciottenni per la cultura, non c’è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe’.
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