Probabilmente quest’anno rivivremo l’estate “infernale” del 2003, se non peggio. Le previsioni climatiche confermano tutte uno scenario: ci sarà un forte aumento delle temperature. Inevitabilmente questo metterà alla prova tantissimi di noi. Questo è stato confermato da Copernicus, il sistema europeo di monitoraggio satellitare del clima.
Quindi, chi non ha mai pensato di prendere un condizionatore probabilmente quest’estate ci ripenserà. A tal proposito ecco come funziona il Bonus condizionatori 2022, rivolto principalmente a chi, per la prima volta, vuole comprare un condizionatore. Ma anche a chi vuole sostituire uno vecchio con uno meno inquinante.
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Come funziona il bonus
Il bonus permette di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50 al 65%. L’acquisto del condizionatore può essere accompagnato inoltre a diverse agevolazioni come il Bonus ristrutturazione o Bonus Mobili. Soprattutto, si abbina anche a un altro bonus. Quello legato alle tende da sole. Tutte le informazioni qui: Bonus tende da sole: come richiedere le detrazioni.
Quindi, la detrazione del 50% per l’acquisto di un condizionatore (di classe almeno A+) è ottenibile nei seguenti casi:
- detrazione abbinata al Bonus ristrutturazioni. Quando si realizza un intervento sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici, residenziali. L’intervento deve necessariamente essere iniziato a partire dal 1° Gennaio dell’anno prima dell’acquisto dei mobili o elettrodomestici.
- detrazione abbinata al Bonus Mobili. Quindi a un intervento di manutenzione straordinaria senza ristrutturazione. La condizione è che l’intervento migliori l’efficienza energetica.
I requisiti
Se la misura rientra nelle ultime due casistiche sopra riportate non ci sono limiti di Isee da rispettare né altre tipologie di soglie-limite. L’unica condizione è l’importo massimo di spesa per l bonus Mobili che per l’anno corrente è fissata in 10mila euro (sarà poi dimezzata nel 2023 e 2024).
Come si ottiene la detrazione
La detrazione si può ottenere come sconto immediato o come rimborso Irpef. Si devono indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, senza dover presentare l’ISEE. La richiesta del Bonus deve essere fatta nella categoria di lavori di manutenzione straordinaria, quindi ci deve essere la prova dell’aumento del livello di efficienza energetica.