Bonus da 3mila euro in busta paga. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, che ha spiegato che si tratta di un provvedimento che dovrebbe entrare in vigore con il decreto approvato in settimana. Una novità importante, della quale si faranno carico le aziende, sempre se lo vorranno, per dare un aiuto ai loro dipendenti in un periodo di crisi economica. Si tratta solo di una delle misure che il Governo ha intenzione di adottare per sostenere i lavoratori, visto che con il taglio del cuneo fiscale, nel 2023 è previsto un aumento di stipendio.
Aumento degli stipendi per far fronte all’inflazione
Una decisione necessaria a causa della l’inflazione, contro salari che restano sempre gli stessi. È sulla base di quest’ultima considerazione che è scaturito il progetto di aumentare gli stipendi senza, però, che questo debba pesare solo sulle imprese che, dal canto loro, sono anche loro appesantite dall’aumento delle bollette e dall’inflazione stessa. Il piano di intervento del Governo Meloni sembra indirizzarsi sia verso la possibilità che le aziende corrispondano ai propri dipendenti un bonus senza dover pagare tasse sulla somma corrisposta, sia verso il taglio del cuneo fiscale per aumentare il netto degli stipendi, senza aumentare il lordo così da non gravare sulle aziende.
Il sostegno del Governo alle imprese che erogano il bonus
L’Esecutivo intende intervenire sulle imposte, così da consentire alle aziende uno spazio più ampio di manovra, prevedendo anche aumenti di stipendi senza che questo comporti un incremento delle imposte. Il bonus 3mila non è ovviamente un obbligo per l’azienda. Ma qualora la ditta dovesse scegliere di aderire può corrispondere anche una somma inferiore ai 3mila euro che rappresenta solo il limite massimo che non rientrerebbe nell’imponibile.
Caro bollette e bonus di 600 euro: a chi spetta e come richiederlo