Una notizia non proprio delle migliori: tramite la sua pagina Facebook l’INPS ha comunicato l’esaurimento di tutte le risorse stanziate per finanziare la misura del Bonus Asilo Nido 2022. Per le domande che sono state già trasmesse, però, c’è ancora una possibilità. Vediamo come.
Esauriti i fondi per il contributo INPS
Come anticipato, con una risposta fornita tramite i propri canali social, l’INPS ha comunicato l’esaurimento delle risorse stanziate per il bonus asilo nido 2022. Ne consegue, dunque, che è risultata insufficiente la nuova iniezione prevista dalla Legge di Bilancio 2022, che ha incrementato di 12,8 milioni di euro l’autorizzazione di spesa per il riconoscimento dell’agevolazione.
La notifica da parte dell’Istituto
Ecco quanto indicato dall’Istituto:
Le eventuali domande che in base ai tempi di presentazione, per insufficienza di budget, non potranno essere accolte saranno comunque ammesse ma “con riserva”. Qualora a fine anno dovessero residuare somme ancora disponibili, le stesse domande potranno essere recuperate e poste in lavorazione secondo l’ordine di presentazione acquisito.
Le istanze già trasmesse restano, a quanto pare, “protocollate con riserva”, con la possibilità di un accoglimento solo una volta effettuato il pagamento in favore degli ammessi.
Cos’è il bonus asilo nido
Il bonus asilo nido, lo ricordiamo, è un contributo erogato a supporto delle famiglie più in difficoltà, che ha l’obiettivo di coprire le spese relative alle rette di asili nido pubblici o privati o a quelle legate all’assistenza domiciliare di bambini al di sotto dei 3 anni affetti da gravi patologie croniche.
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Requisiti richiesti
Ecco i requisiti per poter accedere all’agevolazione in questione:
- Residenza in Italia;
- Cittadinanza italiana o di un altro Paese UE;
- Oppure, in alternativa, avere un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, una carta di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea, una carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione Europea o godere dello status di rifugiato politico;
- Il genitore richiedente deve essere anche il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;
- Per quanto concerne il contributo per forme di assistenza domiciliare, il genitore richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale necessariamente nello stesso comune.
Gli importi del bonus
Passiamo ora agli importi del bonus, che variano a seconda del numero dei figli e della situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. Eccoli di seguito:
- fino a 3.000 euro per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro;
- fino a 2.500 euro per le famiglie con ISEE da 25.000 a 40.000 euro;
- fino a 1.500 euro per le famiglie con ISEE oltre i 40.000 euro.