Bonus Ascensori 2022. Un’agevolazione ed un incentivo fiscale che prevede la possibilità di beneficiare di una detrazione Irpef pari al 75% delle spese documentate sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per la costruzione di ascensori o montacarichi. Interessante no? Vediamo insieme qualche dettaglio in più!
Bonus ascensori 2022: di cosa si tratta
Si chiama bonus ascensori 2022 e consiste, in sostanza, in un’agevolazione che ha l’obiettivo di stimolare l’abbattimento delle barriere architettoniche e consentire una maggiore mobilità, soprattutto nei condomini.
L’incentivo, nel dettaglio, è riconosciuto per gli interventi che hanno ad oggetto la costruzione di impianti di sollevamento, e prevede, come anticipato, la possibilità di usufruire di una detrazione Irpef pari al 75% delle spese sostenute.
Leggi anche: Bonus terzo figlio: che cos’è, come funziona, importi e requisiti
Il dettaglio e il tetto di spesa massimo
Il rimborso delle spese sostenute, avviene attraverso cinque quote annuali di uguale importo, e sono previsti sia lo sconto in fattura, sia la cessione del credito pari alla detrazione spettante. Ecco, ora, i tetti di spesa massimi coperti dal bonus in questione:
- 50.000 euro per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, oppure per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari, purché che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi;
- 40.000 euro che vengono moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
A chi spetta il bonus
A questo punto, come fare? Dunque, per poter beneficiare della detrazione è necessario che il condominio sia necessariamente già esistente e che la cabina dell’ascensore – o del montacarichi – rispetti i seguenti standard prestabiliti:
- Almeno 1 metro e 20 centimetri di profondità e 80 centimetri di larghezza, con la porta con una luce netta minima di 75 centimetri posta sul lato corto;
- Davanti alla cabina ci deve essere almeno 1 metro e 40 di spazio libero e agevole;
- Per le porte, queste devono restare aperte almeno 8 secondi e chiudersi in minimo 4 secondi;
- Una volta giunti al piano interessato, poi, le porte devono sempre essere chiuse se l’ascensore è fermo.
Se l’ascensore esiste già e deve essere sostituito, invece, il beneficio è ammesso esclusivamente per le spese sostenute per lo smaltimento e la bonifica dei materiali.