Il Governo di Giorgia Meloni pensa a un bonus di 350 euro per aiutare le persone disoccupate in Italia. L’aiuto pensato dall’esecutivo, se passerà si attiverà dal periodo di settembre 2023. Infatti, proprio dall’autunno 2023 dovrebbe arrivare il nuovo aiuto governativo, che avrà cadenza mensile per tutte le persone che ne hanno necessità. Tale sostegno interesserà tutte le persone in stato di povertà e che si trovano all’interno del programma di Supporto per la formazione e il lavoro.
Il bonus di 350 euro per disoccupati: parte a Settembre 2023
Da settembre 2023 partirà un nuovo bonus in Italia, destinato a tutte quelle persone che partecipano a un corso di formazione professionale. Tale misura è stata riconosciuta nell’ambito del Reddito di Cittadinanza, cui già vedeva l’inserimento dell’Assegno di Inclusione. Di riferimento all’ambito del Supporto per la formazione e il lavoro, l’aiuto sarà destinato a tutte quelle persone disoccupate nel periodo impiegato per acquisire nuove competenze professionali attraverso la partecipazione a corsi di formazione. Come tutti i bonus, anche per ricevere questo aiuto bisognerà soddisfare dei precisi requisiti.
I requisiti per questo bonus
Per ottenere l’aiuto statale, bisognerà possedere una soglia ISEE al di sotto dei 6 mila euro annuali, oltre a essere in età di lavoro tra i 18 e i 59 anni. Per tale aiuto, però, la richiesta da fare allo Stato risulta più articolata in confronto ad altri incentivi pensati dal Governo. Il Supporto per la formazione e il lavoro, infatti, si rivolge alle persone a rischio di esclusione sociale e soprattutto lavorativa. Questi sono i requisiti per chiedere l’aiuto:
- cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UeE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale;
- residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo;
- età compresa tra i 18 e i 59 anni;
- Isee inferiore a 6.000 euro;
- reddito familiare inferiore a 6.000 euro
- non percepiscono Reddito di cittadinanza;
- non percepiscono, o comunque ne sono esclusi dal parametro di scala di equivalenza, l’Assegno di inclusione;
- non beneficia di altri strumenti pubblici di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione, come ad esempio la Naspi.
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