Restano ancora in pochi a non aver percepito il Bonus 200.
Mancano ancora i lavoratori autonomi, per i quali si attendeva soltanto l’emanazione del decreto attuativo e le nuove categorie previste dal decreto Aiuti bis.
Si tratta di pagamenti che dovrebbero arrivare ad ottobre, seppure con regole diverse da quelle previste per lavoratori dipendenti e i pensionati.
In alcuni casi, i soggetti interessati da questa misura dovranno presentare un’apposita istanza, con tanto di click day.
Chi lo deve ancora ricevere
Quasi per tutti gli aventi diritto hanno ricevuto il bonus 200 euro nel mese di giugno. Tuttavia, alcune categorie lo riceveranno soltanto a partire da ottobre 2022. Si tratta, in particolare, dei:
• titolari nel mese di giugno 2022 delle prestazioni NASpI e DIS-COLL;
• beneficiari di disoccupazione agricola 2021;
• lavoratori per i quali è prevista la presentazione della domanda, come gli stagionali.
I collaboratori domestici, siano essi colf e badanti, devono inoltrare la domanda del bonus 200 euro entro il 30 settembre 2022. Anche se, gli stessi hanno già iniziato a percepire il contributo da luglio 2022.
Per tutti gli altri soggetti tenuti alla presentazione della relativa istanza la scadenza è fissata al 31 ottobre 2022.
Professionisti, a settembre ci sarà un click day.
Come devono fare i lavoratori autonomi per ricevere il bonus 200
In questi giorni è stato emanato il decreto attuativo del ministero del Lavoro con il quale sono state fornite le istruzioni per l’accesso al contributo da parte dei lavoratori autonomi.
I professionisti con reddito sotto i 35mila euro dovranno presentare domanda a settembre, con tanto di click day. Non è ancora stata fissata una data esatta, che sarà comunicata in questi giorni dall’INPS.
Ricordiamo che le risorse sono limitate e che quindi qualcuno potrebbe rimanere escluso dall’erogazione del contributo. Di 600 milioni di euro, soltanto 95,6 milioni sono destinati ai professionisti.
Cosa succede con il Decreto Aiuti bis
Il bonus 200 è stato esteso dal Decreto Aiuti bis anche ad alcune categorie che non lo hanno ricevuto in passato.
Si tratta di quei lavoratori che, pur avendo una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro, non hanno goduto dello sgravio contributivo dello 0,8 per cento. Rientrano in questa fattispecie coloro che sono stati interessati da eventi coperti da contribuzione figurativa dall’Inps, come i soggetti in maternità o i lavoratori in cassa integrazione. Ma si parla anche di:
• insegnanti a tempo determinato, assunti nell’ambito del cd. “organico covid”, con il contratto scaduto prima di giugno 2022;
• collaboratori sportivi che in passato hanno beneficiato dei bonus Covid.