Può succede di dimenticare di pagare il bollo auto, ma può anche accadere che arrivi il sollecito del pagamento di un bollo auto che avevamo proprio dimenticato. Il dubbio di tanti proprietari di auto e quando bisogna pagarli anche se sono scaduti. Ci sono termini di decadenza o si deve ottemperare e basta? O forse ci sono situazioni differenti da dover considerare?
La rottamazione
Ci sono bolli auto più vecchi per i quali è subentrata la rottamazione, non vanno pertanto più pagati. Stiamo parlando di quelli con importi fino a mille euro affidati all’agente di riscossione dal 1 gennaio del 2000 fino al 31 dicembre del 2015. Sono stati cancellati per legge. Ma ce ne sono anche alcuni per i quali è arrivato un sollecito di pagamento. In quest’ultimo caso bisogna distinguere tra quelli che sono prescritti e quindi non comportano l’impegno del proprietario di auto di corrispondere la somma prevista, e quelli che, invece, vanno pagati e basta.
Quando non si paga più la mora
Iniziamo col dire che trascorsi cinque anni l’utente non è più tenuto al pagamento della mora di eventuali cartelle esattoriali. Se, infatti, dopo dieci anni c’è la prescrizione, nella metà del tempo vengono meno interessi e sanzioni. Ma quest’ultima è una regola generale che non vale per il bollo auto.
Dopo quanto tempo si prescrive il bollo auto
Quest’ultimo ha altri tempi di prescrizioni: 3 anni. Insomma, solo per fare un esempio, il bollo auto del 2022 scade il 1 gennaio del 2026. Anche le cartelle esattoriali per i bolli hanno 3 anni di prescrizione. I tre anni vanno calcolati dal 1 gennaio dell’anno seguente a quello in cui si doveva pagare, purchè ovviamente non ci sia una causa di interruzione della prescrizione. Come ad esempio una richiesta di pagamento o una cartella esattoriale.
In caso di prescrizione
In caso di prescrizione, il termine per contestare il sollecito di pagamento è di 60 giorni dalla notifica. Se questo termine scade senza che il contribuente abbia agito, allora deve agire con il proprio legale presso la Corte di Giustizia Tributaria o chiederne la cancellazione con ricorso alla Regione, all’Agenzia dell’Entrate o comunque all’ente titolare del credito.
Se non si paga un bollo cosa succede
Nel caso in cui non si paghi un bollo dovuto l’ente esattore può procedere o con il pignoramento del conto corrente o del quinto dello stipendio o anche della pensione e in alternativa con il fermo amministrativo dell’auto, sempre previo preavviso di 30 giorni