Il rischio che le bollette aumentino sembra farsi concreto. Il rinnovo dei contratti di luce e gas comporta il rischio che gli importi delle bollette possano addirittura quadruplicarsi. Tutti gli utenti che hanno i contratti in scadenza e che dovranno scegliere società del mercato libero, si troveranno a fare i conti con tariffe molto più care. Il provvedimento dell’Antitrust sembrava aver bloccato i rinnovi, ma il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione della decisione presa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Solo i clienti di Iren che hanno un contratto scaduto o in scadenza, non si potranno opporre al rinnovo e potranno cercare un nuovo operatore o valutare una proposta di Iren, gli altri utenti, legati ad altre società, resteranno sospesi almeno fino al pronunciamento del Tribunale amministrativo o del Consiglio di Stat che potrebbe pronunciarsi in favore della società.
L’intervento di Antitrust
Un provvedimento dell’Antitrust aveva intimato alle società di prorogare i contratti in scadenza fino ad aprile 2023. Per l’Autorità i rinnovi erano conformi al divieto del decreto e le società energetiche erano state bloccate. Ma il ricordo al Tar di Iren ha ottenuto un pronunciamento con il quale si sospende la decisione dell’Antitrust che vietava il rinnovo dei contratti. Con la decisione del Consiglio di Stato di dare ragione a Iren l’utenza deve rinnovare il contratto seppure prevede l’aumento delle tariffe, che potrebbero addirittura essere quadruplicate. Ora si aspetta la decisione del Tar e del Consiglio di Stato anche per le altre società.
La richiesta di chiarimenti al governo sul decreto Milleproroghe
Adesso associazioni di consumatori e società chiedono un chiarimento al governo in merito al contenuto delle disposizioni contenute nel decreto Milleproroghe nel quale è scritto che “il divieto non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte”.
Resta il dubbio su cosa succederà ai nuovi contratti bloccati da Antitrust. Un chiarimento necessario anche se l’utenza sembra già prepararsi a un aumento in bolletta.
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