Arriva ora la conferma del bonus sociale, che prevede lo sconto in fattura di luce e gas per le famiglie con problematiche economiche e fisiche, anche per il primo trimestre del prossimo anno 2023. Contestualmente alla proroga, ottenuta dal Governo, il Cdm ha deciso anche di innalzare nuovamente la soglia dell’Isee, lo strumento impiegato per fare una fotografia della situazione economica familiare di un determinato nucleo, fissando così l’asticella per l’accesso alle agevolazioni, in questo modo, un poco più in alto. La si porterà dagli attuali 12 mila a 15 mila euro. D’altro canto, però, resta fermo il criterio dei 20mila euro per le famiglie numerose, cioè quelle che hanno almeno 4 figli a carico).
Gli interventi del governo Meloni sul bonus
Un rinnovo e un ampliamento, per farla breve, dopo che il nuovo governo è intervenuto più volte nei mesi scorsi per rafforzare il bonus con una doppia strategia: da una parte attraverso l’introduzione delle compensazioni integrative rispetto agli importi fissati dai bonus ordinari; dall’altra per mezzo della messa in campo di un progressivo innalzamento della soglia ISEE, per fare in modo che una platea ancora più ampia potesse usufruire delle agevolazioni e quindi ottenere un aiuto concreto per far fronte alle condizioni di precarietà incalzanti dalla crisi. Così, in tal mondo, dapprima l’asticella è stata portata da 8.265 a 12mila euro dal 1° aprile al 31 dicembre di quest’anno. Ma non è tutto, perché poi, con la manovra fresca di approvazione nella giornata di ieri, ecco che la soglia ISEE passerà da 12mila a 15mila euro
Bonus sociale luce e gas: come funziona, a chi spetta e come fare domanda
L’agevolazione e la sua natura retroattiva
Con il precedente innalzamento della soglia ISEE, già il governo aveva chiarito la natura retroattiva del beneficio, rendendo così operativa sin da subito l’innalzamento proposto per l’agevolazione: di conseguenza, lo sconto in bolletta è stato garantito, a partire da inizio anno, per tutta quella platea che, nel corso del 2022, hanno raggiunto la vecchia asticella prevista dal bonus (8.265 euro). In tal caso, l’agevolazione è stata attivata da gennaio stesso. Invece, se si è presenti nella nuova soglia – quella da 12mila euro – allora il sussidio e l’agevolazione parte da aprile, perché l’ampliamento della platea era scattato proprio in quel mese.
L’ipotesi dell’addio all’Isee
In tutta questa vicenda, poi, resta per il momento nel cassetto l’ipotesi che aveva iniziato a farsi largo nelle scorse settimane che punterebbe a sganciare le agevolazioni dei bonus dall’ISEE, il quale era stato tacciato di non essere in grado di intercettare le reali situazioni di bisogno. L’idea era di collegare le agevolazioni direttamente al reddito, per mezzo di una rivisitazione strutturale della macchina. Un’ipotesi davvero molto cara al Ministro Giorgetti, convinto che l’attuale meccanismo non sia in grado di riferire esattamente sulle condizioni familiari senza consentire l’accesso ai bonus a coloro che ne avrebbero davvero bisogno.