Il noleggio auto a lungo termine piace sempre più agli italiani, nonostante qualche appannamento nel trend riscontrato negli ultimi mesi, anche a causa di fattori contestuali critici: i numeri, comunque, sono ancora a sostegno di questo settore, che si conferma una soluzione pratica e vantaggiosa per gli utenti.
I numeri del noleggio. Per la precisione, l’ultimo report realizzato da Aniasa (l’Associazione di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità) segnala la crescita dell’attenzione che gli italiani rivolgono a questo comparto: nei venti anni tra il 2000 e oggi, il noleggio tout court “ha immatricolato oltre 6,3 milioni di veicoli nuovi e rappresenta il 23% delle immatricolazioni nazionali; ogni giorno per ragioni di business e turismo oltre 900.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 94.000 quelli del noleggio a breve termine e oltre 19.000 il car sharing”, scrivono da Aniasa.
Già 30 mila clienti. E circa 30 mila sono, sempre secondo lo studio, i clienti privati che hanno scelto le soluzioni sul lungo periodo, utilizzando tutte le varie modalità per “accedere” ai veicoli: oltre alle classiche filiali fisiche, infatti, negli ultimi anni si stanno diffondendo anche i siti Web che propongono questi servizi, come Trevirent che si sta imponendo come riferimento per noleggio lungo termine a Roma e in tutto il Lazio.
Potenzialità di crescita. Gli analisti sono convinti che il fenomeno continuerà a crescere, anche perché il 40 per cento degli automobilisti si dice pronto a provare il noleggio, ma una quota rilevante (il 51 per cento delle persone) ancora lo conosce in modo superficiale e può quindi essere convinto. In particolare, il 40 per cento del campione interessato si dice interessato alla possibilità di usufruire del servizio in futuro, mentre un automobilista su 3 “non ci ha mai pensato” e un 20 per cento di persone ha valutato l’opzione per poi rinunciare, a causa di scarsa conoscenza dei marchi del settore.
I vantaggi della formula. Anche perché i vantaggi sono numerosi, e sono gli stessi utenti a snocciolarli: tra i fattori più apprezzati ci sono la certezza dei costi (garantita dalla rata fissa e dall’eliminazione del problema dell’usato), e la formula “tutto compreso”, che consente di tenere insieme servizi problematici per gli automobilisti proprietari. Noleggiare una vettura, infatti, significa pagare un fisso che include anche l’assicurazione RCA e gli eventuali costi di manutenzione, ma anche servizi come la copertura danni e il soccorso stradale.
I limiti e gli ostacoli. Nel corso di una recente audizione alla Commissione Trasporti della Camera, il Presidente di Aniasa Massimiliano Archiapatti ha messo in evidenza anche alcuni degli ostacoli che il settore del NLT sta affrontando, a iniziare quasi inevitabilmente dalla congiuntura economica e dalla riduzione degli indici di fiducia generale, anche in seguito ai due cali consecutivi del Pil trimestrale.
Aggiornare il Codice. Non meno utile sarebbe una revisione del Codice della Strada che, datato 1992, costituisce secondo Aniasa un vero e proprio “ostacolo all’innovazione e all’affermarsi di nuovi e più sostenibili modelli di fruizione dei veicoli”. In particolare, si chiede l’introduzione nel Codice di una definizione di “vehicle sharing” e l’armonizzazione delle regole per la gestione e la fruizione dei servizi nei diversi Comuni, per facilitare la vita di tutti gli automobilisti.
Le auto a noleggio sono più sostenibili. C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare: la mobilità a noleggio può essere considerata un volano per incentivare la diffusione di modelli di auto più sostenibili e sicuri, oltre che un acceleratore della svolta elettrica. Le vetture a noleggio sono di ultima generazione, vantano i più recenti sistemi di sicurezza e, “rispetto alla media del parco circolante, emettono meno della metà di monossido di carbonio/ossido di azoto”, conclude Archiapatti.