Tredicesima più alta per le pensioni degli anziani. La tredicesima per i pensionati, prevista per il mese di dicembre, assume, quest’anno più che mai, un’importanza fondamentale.
L’aumento delle pensioni e la tredicesima di dicembre
Nelle more dell’applicazione della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022, decorrente dal 1° gennaio 2023, con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima, venga riconosciuto, in via transitoria, un incremento di due percentuali. All’aumento straordinario del Decreto Aiuti bis si aggiungeranno, sempre nel cedolino della pensione di dicembre, altri importi già previsti negli anni precedenti. Analizziamo tutti gli aumenti in dettaglio.
L’incremento straordinario è calcolato sulla rata della tredicesima mensilità “in proporzione ai ratei di tredicesima spettanti” (Circolare Inps 13 ottobre 2022 numero 114). Pertanto, prosegue l’Istituto, nel caso di pensioni che “non hanno diritto alla tredicesima non è corrisposto alcun incremento a valere sulla predetta mensilità”.
L’articolo 21 del Decreto Aiuti bis introduce, inoltre, quale condizione per l’erogazione dell’aumento, l’esser titolari di un trattamento pensionistico mensile complessivamente “pari o inferiore all’importo di 2.692 euro”.Sempre l’articolo 21 dispone che, qualora il trattamento pensionistico sia, al tempo stesso:
- Superiore ad euro 2.692,00;
- Inferiore a 2.692,00 aumentato dell’incremento disciplinato dalla norma in parola, equivalente a 2.692,00 + 52,44 euro = 2.744,44 euro;
- l’incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del suddetto limite maggiorato.Tenendo conto della clausola di salvaguardia pari a 52,44 euro (da applicare al limite superiore di importo), le somme da corrispondere devono essere così graduate:
FasciaDaA% aumentoIncremento massimo per fascia
Prima fascia02.097,40 euro2,00%+41,95 euro
Seconda fascia2.097,41 euro2.621,75 euro1,80%+9,44 euro
Terza fascia2.621,76 euro2.692,00 euro1,50%+1,05 euro
Quarta fascia2.692,01 euro2.744,44 euro* = 52,44 euro
Altro da sapere sull’aumento della pensione
Il limite di salvaguardia è dato da 2.692,00 euro maggiorato di 52,44 euro, per complessivi 2.744,44 euro. Alla luce di quanto appena descritto, il limite di importo per l’attribuzione del beneficio è “pari ad euro 2.692,00 maggiorato di euro 52,44 in base alla clausola di salvaguardia per un importo massimo di euro 2.744,44” (Circolare Inps).La percentuale del 2% / 1,80% / 1,5% è applicata sull’importo cumulato delle pensioni del soggetto, a fasce progressive, partendo dall’importo lordo del mese di settembre 2022, per il calcolo della percentuale di incremento da attribuire al soggetto, la quale opera sull’importo in pagamento al mese di ottobre 2022, e così via per le altre mensilità, inclusa la tredicesima.
Come precisato nella Circolare Inps numero 114 l’incremento del 2% è corrisposto d’ufficio sulle “mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima” ove dovute.Il suddetto importo è identificato da un’apposita voce di cedolino denominata “Incremento D.L. Aiuti bis”.L’aumento, peraltro, è da considerarsi imponibile ai fini Irpef, al pari delle competenze ordinarie, e “sarà tassato su ciascuna mensilità” (Circolare Inps):
- Per le pensioni della gestione privata è riportata una specifica voce denominata “Conguaglio IRPEF anno in corso”;
- Per le pensioni della Gestione pubblica sarà “ricalcolata la voce di trattenuta IRPEF usualmente esposta”.
ObisMIn ogni caso, l’importo lordo dell’aumento e la relativa tassazione saranno visibili anche sul certificato di pensione, cosiddetto modello “ObisM”.Il documento in questione, ricordiamolo, riporta i dati anagrafici del pensionato, la sede Inps di competenza, la categoria, il numero di certificato e l’eventuale tutore o rappresentante legale.L’ObisM è rilasciato dall’Istituto all’inizio di ogni anno e riassume le seguenti informazioni delle pensioni Inps che sono in pagamento.