Arriva l’aumento delle pensioni, ma non per tutti. Il testo del decreto Aiuti bis elenca i beneficiari dell’aumento, facendo restare scontente molte persone che speravano di avere più soldi nell’assegno.
Chi è stato escluso dall’aumento
I percettori di assegno sociale e assegni per invalidità civile infatti sono stati esclusi dall’anticipo della rivalutazione. Niente aumento per loro, che viene rimandato al 1° gennaio 2023, come da programma.
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Cos’è l’anticipo della rivalutazione
Le pensioni ogni anno vengono adeguate in base all’andamento dei prezzi così da contrastarne la perdita del potere d’acquisto. La decorrenza dell’aumento quest’anno è prevista a partire dal 2022, il governo ha deciso di anticiparla di qualche mese, dato che solitamente avviene il 1 gennaio di ogni anno. Tuttavia, si tratta di un aggiornamento solo per una percentuale parziale del 2% (il tasso previsto in realtà dovrebbe attestarsi intorno all’8%).
Nel contempo, viene riconosciuto anche un ulteriore aumento dello 0,2%, ossia la differenza che c’è tra il tasso provvisorio applicato nel 2022 – pari all’1,7% – e quello definitivo rilevato dall’Istat qualche settimana dopo, ossia dell’1,9%.
Solitamente la rivalutazione interessa i trattamenti previdenziali e quelli assistenziali. Non solo le pensioni quindi. Ma a godere dell’aumento sono solamente le pensioni erogate dalle forme di previdenza pubbliche obbligatorie, con l’esclusione dei trattamenti assistenziali. Niente aumento per l’assegno sociale o per le pensioni d’invalidità civile, per i quali tutto è rimandato a gennaio prossimo quando la rivalutazione dovrebbe essere molto più corposa, in quanto si parla di un 8% (che dovrà poi essere confermato dall’Istat).
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