Ape Sociale. Cos’è e come funziona? Iniziamo innanzitutto col dire che si tratta di un’indennità che l‘Inps eroga ai soggetti che hanno compiuto almeno 63 anni e che non sia già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero. Per accedere alla misura, vi sono tutta una serie di requisiti da rispettare. Vediamoli insieme.
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A chi si rivolge l’Ape Sociale 2022?
Come anticipato, per poter beneficiare della misura occorre aver compiuto almeno 63 anni e non essere titolari di pensione diretta, né in Italia né all’estero. Nella fattispecie, la misura erogata dall’Inps è però destinata alla seguente platea di persone:
- coloro che sono disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, — anche collettivo — dimissioni per gusta causa, o risoluzione consensuale;
- coloro che assistono da almeno 6 mesi un coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;
- coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata, per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%.
I requisiti
Ecco i requisiti necessari per accedere all’Ape Sociale:
- avere almeno 63 anni;
- non essere titolari di alcuna pensione diretta;
- avere almeno 30 anni di anzianità contributiva.
In merito a quest’ultimo punto è bene tenere a mente che per i lavoratori che svolgono attività gravose, l’anzianità contributiva minima richiesta è pari a 36 anni. Invece per gli operai edili, per i dipendenti delle imprese edili e affini, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, l’anzianità contributiva per poter usufruire dell’Ape Sociale è ridotta a 32 anni. Infine, va detto che l’accesso all’agevolazione è subordinato alla fine dell’attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.