Sembrava una “misura” di cui non si sarebbe potuto fare a meno. Sembrava. Perché in realtà il CashBack di Stato, il metodo di rimborso utilizzato per “attirare clienti e premiare chi spende di più” da luglio non esisterà più. Niente bonus e rimborsi per le spese con pagamenti elettronici: è questo quello che avrebbe deciso la Cabina di Regia che si è tenuta a Palazzo Chigi.
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L’operazione Cashback si concluderà il prossimo 30 giugno con il pagamento delle somme accumulate e con il premio da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori della moneta elettronica. Il 30 giugno, infatti, per chi ha eseguito almeno 50 transazioni con bancomat e carta di credito scade il semestre per ottenere i rimborsi e dal 1 luglio, a quanto si apprende, la misura potrebbe conoscere uno stop. Forse non definitivo. Il Premier Mario Draghi, come riporta il Giorno, sembrerebbe aver proposto una sospensione di 6 mesi per cercare di apportare qualche miglioria nella norma. Ma di fatto quel cashback, introdotto a dicembre in vista delle festività natalizie per sostenere le attività commerciali e le famiglie, pare avere vita breve.