Acconti per Partita Iva. Chiunque lavori in modo indipendente, pensiamo ad esempio ad alcune tipologie di liberi professionisti oppure alle nuove professionalità aperte dal digitale, deve aver aperto una partita Iva.
Ricordiamo che l’Iva è quella tassa che si applica sulla cessione di beni e sulle prestazioni di servizi a petto che queste siano effettuate sul territorio dello stato. Analogamente alla detrazione Irpef, c’è la possibilità di beneficiare degli acconti per l’imposta.
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Acconti Iva, ecco chi non deve fare il versamento
Per quel che riguarda propriamente gli acconti Iva va detto che non sono tenuti ad effettuare il versamento le seguenti categorie di lavoratori:
- Chi ha iniziato l’attività nell’anno in corso;
- chi ha cessato l’attività entro il 30 novembre dell’anno corrente (contribuenti mensili) o entro il 30 settembre (contribuenti trimestrali);
- chi prevede di concludere l’anno in corso a credito di imposta o con un debito inferiore a 117.38 euro;
- chi nell’anno precedente ha totalizzato un credito di imposta o un debito inferiore a 117.38 euro;
- chi applica il regime forfettario per i soggetti di piccole dimensione;
- chi esercita l’opzione per essere dispensato dagli adempimenti fini Iva ed ha i requisiti per usufruire del regime di esonero per gli agricoltori;
- chi applica il regime forfettario per le attività di spettacolo e intrattenimento.
Come effettuare il versamento
Una volta che ne è stata calcolato l’importo, come si versano gli acconti Iva? Il versamento può avvenire solamente per via telematica, utilizzando i modelli F24. Per effettuare la procedura, è possibile utilizzare i servizi dell’Agenzia delle entrate F24web ed F24online, i servizi home o remote banking di banche o poste italiane. L’home banking può essere inoltre utilizzato nei seguenti casi: F24 cumulativo ed F24 con addebito.