Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dall’ex amministratore comunale Pietro Angellotto al Presidente commissione finanze Comune di Pomezia Daniela Sorrentino in merito alla situazione finanziaria Comune di Pomezia, per la quale si chiede la verifica di un presunto buco di bilancio 6.9 milioni di Euro.
“Gentile Signora Sorrentino, ho assistito al consiglio Comunale del 30 novembre 2015, avente oggetto assestamento di bilancio, dove sono stati fatti aggiustamenti del bilancio, approvato a luglio di quest’anno per circa 9 milioni di euro, sia per somme in entrata che in uscita facendo sì che i conti quadrassero.
Lei ha detto in quella seduta che la materia di bilancio è ostica, dura da capire (affermazione che concordo in parte), che sulla base delle relazioni dei dirigenti si doveva procedere ad aggiornare i conti, come previsto dalla legge, poi ha approfondito l’argomento spiegando che c’erano risparmi per 520.000 € sullo scuolabus e risparmi di 300.000 € per la gestione del Selva dei Pini, e che comunque questi risparmi confluivano sul fondo a salvaguardia dei crediti di dubbia esigibilità. Soddisfatto delle Sue argomentazioni di buon senso, sono tornato alle mie abitudini di pensionato.
Nei giorni scorsi avevo un po’ di tempo libero e ho curiosato sul sito del Comune di Pomezia. Ho verificato che nell’anno in corso sono stati rilasciate 47 concessioni in sanatoria e 17 permessi a costruire, oltre a 20 trasformazioni di diritto di superficie in proprietà, elementi certi che portano danari nelle casse comunali.
Ho verificato che nel bilancio preventivo erano iscritte entrate per 120.000 €, e per 47 sanatorie il dato appare congruo;
Per i 17 permessi a costruire e per le D.I.A. e S.C.I.A rilasciate nel 2015, sono stanziati in entrata ben € 6.151.000 (oltre seimilioni) e sinceramente mi sembrano davvero troppi, considerato che nel 2014 sono stati incassati circa € 1.600.000. Stante la crisi edilizia non credo che quest’anno andrà meglio, il che significherà un ammanco di bilancio per circa 4,5 milioni di euro.
Le 22 pratiche di trasformazione di diritto di superficie in zona 167 hanno portato nelle casse comunali circa 220.000 € (il conto preciso è facile farsi, a circa 10.000 € ognuna, visto che le determine sono pubblicate) ma in bilancio erano previsti € 1.455.000, il che significa un ulteriore buco di circa 1,2 milioni di Euro.
Consideriamo anche che tra le entrate di bilancio erano previste alienazioni di beni immobili per 1,2 milioni di Euro, che però non risultano essere state fatte.
Sommando le tre voci, si arriva a 6,9 milioni di Euro di mancate entrate di bilancio. E considerato che siamo alla fine dell’anno, se le spese previste sono state fatte – e credo di sì – siamo in presenza di un buco di bilancio di 6,9 milioni di euro.
Le chiedo di non credere ciecamente alle affermazioni dei dirigenti e di verificare la correttezza delle mie affermazioni per poter prendere, eventualmente, i provvedimenti correttivi del caso.
La sede della verifica di bilancio è il consiglio comunale, ma Voi non siete i passacarte dei dirigenti, Voi siete gli amministratori e Vi prego di farlo con coscienza e dedizione, differenziandovi, se non volete essere uguali a quelli che in passato hanno approvato bilanci di dubbia credibilità.
Pietro Angellotto”