Nuova tranche di aiuti da parte del Governo alle partite IVA, con domande da presentare fino a fine maggio. Si tratta di un pacchetto da 200 milioni destinati a specifici settori tra quelli più colpiti in questo ultimo periodo di pandemia. Il provvedimento rientra nel cosiddetto Decreto Aiuti volto a fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia.
Quali partite IVA rientrano nei contributi a fondo perduto per il Covid
Non tutti però potranno accedere al contributo. Il Decreto ha stabilito infatti una platea di beneficiari individuabili attraverso i codici ATECO rappresentativi dei relativi settori del commercio. Possono accedere pertanto al contributo le imprese che svolgono in via prevalente una delle attività di commercio al dettaglio i cui codici ATECO 2007 rientrano tra quelli identificati nella classificazione delle attività economiche:
- 47.19
- 47.30
- 47.43
- 47.71
- 47.72
- 47.75
- 47.76
- 47.77
- 47.78
- 47.79
- 47.82
- 47.89
- 47.99
- Oppure in una delle attività ricomprese nei gruppi 47.5 e 47.6 (Vedi qui la tabella Ateco 2007).
I requisiti
Se si rientra in uno di questi settori si dovranno poi comunque verificare ulteriori condizioni. I requisiti di accesso alle domande prevedono che il commerciante abbia presentato un ammontare di ricavi, riferito al 2019, non superiore a 2 milioni di euro e che abbiano subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.
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Quando presentare le domande per i contributi a fondo perduto
Il via alle domande è scattato lo scorso 3 maggio 2022. Ci sarà tempo adesso fino al 24 maggio per presentare le domande. Spiega il Ministro Giorgetti:
«Il Mise è al fianco delle attività commerciali e produttive che, dopo aver affrontato con coraggio e fiducia la fase dell’emergenza Covid, si trovano adesso davanti alle difficoltà che derivano dall’aumento dei costi delle materie prime anche in conseguenza del conflitto in Ucraina. Con questo nuovo fondo interveniamo con sostegni diretti ad accompagnare i commercianti nel rilancio delle loro attività imprenditoriali che rivestono un ruolo centrale nell’economia del nostro Paese»
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