Le festività nazionali sono tra i momenti più attesi dell’anno, sia per trascorrere dei momenti in famiglia, sia per staccare un po’ dal lavoro e dalla routine di tutti i giorni. Da poco è trascorso il 25 aprile, e ora tutti attendono il 1 maggio, anche se per alcuni fortunati si tratta solamente di un unico grande ponte.
Festività retribuite per i lavoratori dipendenti
C’è, poi, un’altra buona notizia: queste festività sono giornate retribuite per tutti i lavoratori dipendenti, a seconda di ogni contratto di lavoro. Detto in altre parole: i dipendenti riceveranno il corrispettivo pagamento in busta paga anche se non svolgeranno le proprie mansioni. Invece, per coloro che dovranno lavorare in questi giorni, ci sarà una retribuzione con maggiorazione. Ecco di seguito tutti i dettagli del caso.
L’impatto delle feste nazionali in busta paga
La prima discriminante per capire cosa accadrà alla busta paga del mese che presenta le giornate festive – ovvero quelle segnate in rosso dal calendario – è l’attività lavorativa in sé. Tutto dipende, insomma, da se il dipendente lavora o meno in queste giornate. Per coloro che non lavorano, la retribuzione sarà normale, ovvero queste giornate verranno considerate delle giornate di lavoro a tutti gli effetti, anche se il dipendente sarà di fatto in ferie con la famiglia. Per coloro che lavorano durante i giorni di festa come il 1 maggio, invece, ci saranno delle maggiorazioni a seconda delle specifiche del contratto.
Come funziona: il dettaglio
La legislazione italiana garantisce ai lavoratori il diritto a non svolgere le proprie mansioni durante le giornate festive, cioè il diritto a non lavorare, e questo è valido anche e soprattutto per il 1° maggio, mantenendo contemporaneamente lo stesso il diritto alla retribuzione. Le spese relative sono sostenute dall’azienda. In altre parole, chi non lavora il 1 maggio riceverà a fine mese lo stesso stipendio di sempre. C’è però da considerare un dettaglio: la differenza tra lavoratori con paga fissa mensile o pagati a ore. Nel primo caso, dunque, si parla di festività figurativa, nella seconda di festività retribuita, ovvero con un monte ore che verrà retribuito come attività lavorativa effettivamente svolta.
Dipendenti al lavoro durante le feste: ci saranno aumenti
Coloro che, invece, si troveranno a lavoro durante le giornate di festa, avranno diritto ad una maggiorazione, il tutto però in base alle condizioni contrattuali. Per fare qualche rapido esempio, pensiamo ai lavoratori del settore commerciale, che di solito vedono una maggiorazione del 30% per le giornate festive lavorate, oppure ai lavoratori del settore metalmeccanico che, come da contratto generale, vedranno una maggiorazione del 50%. Infine, pensiamo ai dipendenti pubblici, a cui di solito spetta una maggiorazione del 30% per le festività lavorate.
Feste nazionali e ferie
Ovviamente, per coloro che avranno goduto delle feste rosse da calendario, ci sarà ancora la possibilità di usufruire delle giornate di riposo, che non verranno scalate dalle feste godute, trattandosi di due cose completamente separate a livello di diritti dei lavoratori. Se ad esempio, un lavoratore lavora il 1 maggio e poi il 2 decide di prendersi un giorno di riposo, non ci sarà nessuna sottrazione rispetto a quanto dovuto da contratto. Dunque, godetevi questi giorni di festa e fate bene i calcoli per la vostra busta paga tenendo in considerazione queste informazioni.