Home » Cultura » La prima “app” giuridica mondiale per la conflittualità genitoriale: Anthea, presentata ieri a Pomezia

La prima “app” giuridica mondiale per la conflittualità genitoriale: Anthea, presentata ieri a Pomezia

Pubblicato il

E’ stata presentata ieri pomeriggio: “Anthea” la prima applicazione da cellulare come strumento in materia di alienazione parentale, da una idea dell’avvocato Gianni Casale, che così ha spiegato  l’importanza di questa innovazione giudiziaria: “fornire alle coppie separate uno strumento di comunicazione e combattere l’atteggiamento di ostilità.”

 

Il convegno, ospitato in una gremita sala dell’Hotel Enea, è stato scandito da momenti toccanti a partire dalla visione di un cortometraggio “Mamma non vuole”, di Antonio Pisu, prodotto e interpretato da Amedeo Gagliardi, dove è riprodotta la sua esperienza di genitore alienato, con l’interpretazione dello straordinario Giancarlo Giannini, Fabio Ferrari, Ninì Salerno, Naike Rivelli, Niccolò Centioni, Giulia Alberti, Veronica Urban e Brigitta Kocsis“.

In sala era presente lo stesso Gagliardi che si è prestato per un saluto e un augurio per il successo del progetto. 

L’applicazione da cellulare , nata due anni fa, mette in comunicazione genitori, magistrati, servizi sociali in contemporanea e a livello mondiale.
Anthea può rappresentare un sostegno concreto ai genitori nel momento di maggior crisi, ovvero nel vero momento del distacco, e porre gli stessi nella condizione di utilizzare strumenti fino ad oggi sconosciuti alla coppia genitoriale per gestire anche situazioni di vita quotidiana.

Il tema concentrato in Anthea è di grande importanza sociale ecco perché il convegno ha visto così tanti relatori: avvocato Carlo Ioppoli (familiarista), la psicoterapeuta Germana Airaldi, la family-coach Annalisa Ronchi, il dottor Fabio Nestola, l’avvocato M.C. Campoli, il dottor Nadir Malizia e la giornalista Claudia Sabatino.

Una separazione intelligente e matura, scevra di inutili ostilità, fa bene ai genitori e, sopratutto, non crea danni ai figli.

L’incontro è stato moderato da Marcello Nuti, dell’associazione Fenalc e ha visto come addetta alla comunicazione Luisa Paratore.

Alla fine, la consegna dal parte del Comandante Generale Alessandro della Posta della Croce Rossa Garibaldina, di onorificenze a Gianni Casale, Luisa Paratore e a Germana Airaldi, per l’impegno profuso nel difendere i diritti dei più deboli e per l’attività etica svolta.

Marina Cozzo

Impostazioni privacy