Si discuterà giovedì 11 giugno in consiglio comunale l’annullamento in autotutela della deliberazione di consiglio comunale n. 16 del 10 febbraio del 2009 con cui veniva adottata la variante al “Piano particolareggiato esecutivo di Totvajanica Alta-Campo Jemini”. Ma, a due giorni dalla discussione, i costruttori – le società Azzurra Immobiliare e Locema Costruzioni – e i proprietarie dei terreni che a Torvaianica Alta avrebbero dovuto costruire diffidano il Comune a procedere con l’annullamento, inoltrando al sindaco di Pomezia e a tutti i consiglieri, oltre che ai dirigenti dei settori finanziario e urbanistico e al responsabile del procedimento, un documento inoltrato dalla Regione Lazio ai legali delle due società costruttrici coinvolte nel quale viene riscontrata “la regolare (e conforme alla normativa vigente) dotazione di standard nel PPE di Torvaianica Alta ed una creanza di potere comunale all’annullamento di una variante urbanistica per la quale è già (da diverso) intervenuta l’approvazione regionale”.
“Da quanto emerge dalle note degli esponenti – si legge nel documento inviato dalla Regione agli avvocati e al Comune di Pomezia – l’Amministrazione comunale pare abbia rilevato che il P.P.E. in oggetto, a causa di un erroneo calcolo delle cubature esistenti nell’ambito di intervento, fosse sottodimensionato rispetto agli standard urbanistici minimi di legge di cui al D.M. 1444/68”.
“Il piano – prosegue la nota regionale – è stato adottato con D.C.C. 16/2006 ai sensi dell’art. 1 della L.R. 36/87, ma di fatto, con le procedure di cui all’art. 4 della medesima legge su un’area classificata come Zona B in virtù del D.G.R. 2404/87 a seguito di una fitta corrispondenza con la scrivente Direzione detto atto pianificatorio è stato definitivamente approvato “per silentium” a seguito dell’infruttuoso decorso termine previsto dalla citata L.R. 36/87”. In pratica, il Comune non potrebbe annullare qualcosa approvato dalla Regione.
Con un documento di 8 pagine, oggi gli avvocati hanno protocollato in Comune la nota nella quale – dopo essersi rivolti al sindaco e ai consiglieri – “diffidano al responsabile del procedimento Ing. Stefania Lucarini, al Dirigente Settore VI Lavori Pubblici e Urbanistica Ing. Renato Curci, al Dirigente Settore IV Finanziario Dott. Giovanni Ugoccioni, ciascuno per le proprie competenze e nel ruolo delle proprie funzioni, ad astenersi dall’adottare ulteriori provvedimenti volti a concludere – in via unilaterale – l’annullamento in autotutela della variante al Piano Particolareggiato Esecutivo Torvaianica Alta – Campo Jemini, adottata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 16 del 10 febbraio 2009, per le motivazioni tutte suesposte, ed a trasmettere alla Regione Lazio, Direzione del Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Area Urbanistica e Copianificazione comunale RM, RT e VT, tutti gli atti del procedimento, ivi incluso le osservazioni presentate dai soggetti partecipanti e le risultanze dell’istruttoria condotta dal responsabile del procedimento Ing. Stefania Lucarini, per consentire all’Ente regionale di poter valutare la sussistenza, o meno, dei presupposti di fatto e di diritto per l’emanazione di un provvedimento di ritiro/annullamento della variante in argomento”.
Ora si attende di capire quale sarà l’atteggiamento dei consiglieri di fronte a queste opposizioni.
PPE Torvaianica Alta, i costruttori diffidano il Comune in merito all’annullamento in autotutela del piano particolareggiato
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