“Nei giorni scorsi sono intervenuto nell’assemblea del Consorzio di Colle Romito, come richiesto ufficialmente da parte del presidente Romano Catini. Mi permetto di sottolineare che Catini fa un po’ di confusione tra me e il mio predecessore. Infatti, non ho mai autorizzato né partecipato a inaugurazioni di piazzole, dossi, né all’allargamento dell’isoletta di stazionamento del verde. Questa venne realizzata con l’impegno dell’allora assessore Tullio Valeri per il semplice stazionamento momentaneo degli sfalci e non per metterci ingombranti. E’ stata criticata la mia ordinanza sullo stazionamento dei rifiuti nelle piazzole di Colle Romito, quando una persona che esercita la funzione di presidente di uno dei consorzi più importanti del territorio dovrebbe sapere che l’unico vero e primario potere che un sindaco ha è di intervenire per garantire la salute pubblica”. Lo ha detto in una nota il sindaco di Ardea Luca Di Fiori in riferimento alle dichiarazioni del presidente del Consorzio di Colle Romito, Romano Catini, fatte nei giorni scorsi. “Catini dice che le scelte del Comune sono state contraddittorie e assurde – ha aggiunto – Le scelte del Comune sono state quelle avallate prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato (leggi qui l’ordinanza emessa dal Conisglio di Stato il 31 agosto 2016) . Proprio perché l’amministrazione sapeva di essere nella ragione avevo consigliato di non fare ricorso, per evitare uno sperpero di denaro e ingenti spese economiche da parte dei cittadini appartenenti al consorzio di Colle Romito. Nonostante i consigli, però, il Consorzio ha ritenuto opportuno fare il contrario e ora i cittadini di quel comprensorio si trovano a dover tirar fuori dal portafogli ulteriori soldi. Non penso proprio che né il Tar né il Consiglio di Stato avallino per partito preso scelte assurde. Ecco perché è opportuno che il signor Catini si adegui e se ne faccia una ragione”. “Colle Romito è un quartiere del Comune di Ardea e non un’entità locale autonoma – ha aggiunto il sindaco – Dunque, anche per la raccolta dei rifiuti, deve adeguarsi alle disposizioni che sono valide in tutte le altre zone del territorio. La normativa sui rifiuti è fin troppo chiara e non penso che Catini voglia sostituirsi al Consiglio di Stato. Almeno, me lo auguro. Non è Colle Romito uno Stato nello Stato ed è giusto che si adegui, in maniera virtuosa. E’ cosa che si può fare, visto che ci sono quartieri i cui cittadini – al netto dei ‘cafoni della domenica’ che buttano immondizia lungo le strade – riescono dignitosamente a mantenere alto il decoro. Presidente, sa l’impegno che sto mettendo per Colle Romito e che ci metto sempre la faccia, anche nel corso della vostra ultima assemblea generale. Siete qui come me, in questo territorio, per viverci. Non è urlando o usando metodi poco civili che si risolvono i problemi. Credo che ognuno di noi debba fare il proprio per smorzare le diatribe in atto e per ricreare un tessuto sociale e un forte senso di appartenenza”. Poi, il sindaco chiude: “Mi si è contestata una morosità del Comune nei confronti del Consorzio, mentre anche quest’anno mi risulta che, detratte dalle spese che il Tar ha imposto per la bonifica delle piazzole, abbiamo liquidato la quota annuale”.