In occasione dell’anniversario del Museo civico archeologico “Lavinium” di Pomezia- Località Pratica di Mare, si terrà venerdì 31 marzo alle 17, lo spettacolo di teatro “Enea: il viaggio e l’approdo”. Uno spettacolo che propone la fusione dell’estetica moderna con quella antica che, attraverso un’intinerario nelle cinque sale del museo, valorizzi da un lato i reperti archeologici e l’attività di chi li ha scoperti, dall’altro li faccia dialogare con il presente, con il qui e ora della performance teatrale, restituendoli a una nuova esperienza di fruizione: il museo come spazio attivo e presente di cultura e non solo come serbatoio di memoria, passato e antichità. La rievocazione artistica delle gesta di Enea passa quindi per una valorizzazione culturale del territorio e contribuisce alla diffusione dell’opera di Virgili. In particolare lo spettacolo teatrale percorrerà tutte le sale interne del museo. Si inizierà dalla prima sala, dove, davanti alla statua di Minerva Tritonia, Claudio Marrucci, scrittore pometino, introdurrà gli spettatori nel percorso, già di per sé metafora del viaggio di Enea e del dialogo tra il presente e il passato, l’antico e il moderno. Maria Borgese sarà il filo rosso che con i suoi interventi coreutici di salvezza e prosperità, irretirà gli spettatori che, accompagnati dalla musica di Oscar Bonelli, approderanno nelle varie sale. Gli interventi di Maria Borgese vedranno l’alternanza del gesto e della parola, infatti si inframezzeranno con estratti di “Ammettiamo che l’albero parli”, una rivisitazione moderna del secondo libro dell’Eneide, scritta proprio da Claudio Marrucci. Il colore rosso non è una scelta casuale, data la sua simbologia legata all’heron di Enea e all’archetipo del sangue, dell’origine, dell’eros e della vita. Le tappe fondamentali di questo viaggio saranno tre: nelle prime due, ovvero nella sala de “La Favissa e delle statue offerenti”, e nella terza sala, ossia “il viaggio di Enea e la nave del viaggio finale”, Antonio Bilo Canella leggerà frammenti dell’Eneide e li commenterà con Claudio Marrucci, riflettendo sull’attualità del mito, dell’oracolo, del viaggio, degli inferi, e della salvezza dell’anima attraverso la cura del corpo. Il dialogo dell’estetica di Virgilio con quella moderna, proseguirà nella quinta sala “Aeneas Indiges”, dove Antonio Bilo Canella, Oscar Bonelli e Maria Borgese daranno corpo e forma a un rito antico. Infatti, immersi nella ricostruzione della tomba di Enea, il mito e la leggenda si fonderanno con la storia, l’archetipo con la percezione del mistico e del sublime. Un mondo di pulsioni, radicate nella storia e nel tempo ma al di là della storia e del tempo riecheggeranno nel museo. L’evento è organizzato dall’Associazione culturale “CineTeatro”.
“Enea: il viaggio e l’approdo” a Pratica di mare per l’anniversario del Museo Lavinium
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