Un’importante innovazione nell’approccio della chirurgia ortopedica presso l’Ospedale “Santa Scolastica” di Cassino.
Qui è stato eseguito un intervento chirurgico di Impianto Artroprotesi Inversa di Spalla con l’utilizzo della “Navigazione“.
La particolare tecnica d’intervento
L’intervento di protesi navigata di spalla si avvale di un sistema di impianto ad elevata tecnologia. E’ composta, infatti, da un sistema GPS che guida e orienta il chirurgo nella scelta e nel posizionamento della protesi.
Si tratta di un sistema che funziona tramite sensori, supportato dalla simulazione virtuale 3D fin dalla fase preoperatoria.
Questo vuol dire che il chirurgo può vedere, in una simulazione, come verrà l’intervento.
Durante l’intervento, il chirurgo vede proiettato su uno schermo i dati 3D della spalla del paziente, oltre ad avere una localizzazione precisa degli strumenti e dei dispositivi che sta utilizzando per impiantare la protesi.
La chirurgia computer navigata permette di impiantare la protesi di spalla con un livello di precisione altissimo, riducendo così al minimo il margine di errore. Tutto questo significa minor complicazioni post operatorie, come per esempio, la lussazione della protesi o la mobilizzazione precoce della stessa.
La paziente
Questo tipo di intervento è stato eseguito su una paziente di 79 anni del Cassinate. La donna soffriva della “Lesione Massiva della Cuffia dei Rotatori” e aveva delle lussazioni recidivanti della stessa articolazione.
L’intervento è durato circa 1 ora ed è perfettamente riuscito. L’operazione è stata eseguita dal Direttore di Ortopedia e Traumatologia, Dott. Pietro Dalla Vedova. Insieme a lui c’erano il Dottor Giantony Di Giorgio, con l’assistenza del Primario Anestesia D.ssa Emanuela Callegaro e il suo aiuto dott. Elio Calcagni. L’equipe di Sala operatoria, coadiuvata, invece, dalla CPSi Giuseppina Mentella.
Le parole del Dott. Dalla Vedova
“Questa metodica ci permette di avere numerosi vantaggi nel trattamento di questa patologia. Come, per esempio, l’aumento di precisione nel posizionamento della protesi, aumento qualità della vita nel post-operatorio breve, aumento longevità della protesi (10-15 anni), possibilità di fare sport senza esagerare”, così ha concluso soddisfatto il Dottor Dalla Vedova.