Il problema dei mancati servizi primari nelle periferie di Aprilia, nonostante le roboanti promesse fatte negli anni passati, non è stato risolto. L’amministrazione Terra si è dimostrata incapace sia di eliminare gli storici ritardi che penalizzano da decenni le borgate apriliane sia di ascoltare le esigenze dei cittadini che vivono lontano dal centro storico. In poche parole, le periferie della città sono state, ancora una volta, abbandonate al loro destino. La coalizione di centrodestra che sostiene il candidato sindaco Domenico Vulcano si impegna a fare delle borgate apriliane un suo punto programmatico fondante. Per rilanciare Aprilia serve un piano di investimenti a corto-medio e lungo raggio da destinare alle periferie della città.
In questo generale stato di abbandono delle borgate apriliane, emerge il caso del quartiere di Casello 45. In quella zona sta nascendo, tra mille difficoltà e ritardi, un sottopasso ferroviario che dovrebbe migliorare sensibilmente la viabilità della zona. I lavori sono a carico di Rete Ferroviaria Italiana e sono iniziati nel novembre 2017. L’avvio delle opere ha portato alla chiusura del passaggio a livello senza una strada alternativa che collegasse il quartiere alla Nettunense e quindi all’area urbana di Aprilia. Di questo, infatti, avrebbe dovuto occuparsene l’amministrazione comunale con il prolungamento di via Vesuvio ed il suo sbocco sulla Nettunense. Ad oggi però il passaggio a livello è chiuso, i lavori al sottopasso sono fermi a causa di uno stop imposto da Rete Ferroviaria Italiana e via Vesuvio non è stata ancora collegata alla Nettunense. Un vero e proprio pasticcio per cui i residenti di Casello 45 stanno pagando un prezzo salatissimo. Sono decine le attività che stanno chiudendo col passare dei giorni perché tagliate fuori dai collegamenti con Aprilia.
“Oggi un residente di Casello 45 – spiega il candidato sindaco del centrodestra Domenico Vulcano – per raggiungere il centro urbano di Aprilia deve allungare il percorso di circa otto chilometri. E’ una cosa inaccettabile. I lavori di Rete Ferroviaria Italiana sarebbero dovuti durare poco tempo. Sono passati sette mesi dall’inizio delle opere e siamo ancora in alto mare a causa dei ritardi. A ciò va aggiunto che l’amministrazione Terra non ha nemmeno realizzato quel collegamento alternativo con la Nettunense che i cittadini attendevano, ovvero il prolungamento di via Vesuvio. Su questa vicenda hanno completamente dormito nonostante i ripetuti e accorati appelli della cittadinanza che ha sempre chiesto di non essere abbandonata. Oggi ci ritroviamo purtroppo con un quartiere tagliato fuori dal resto del mondo ed i residenti sono costretti ad un giro infinito per arrivare ad Aprilia. Senza parlare delle decine di attività presenti in zona che hanno dovuto chiudere a causa di questo isolamento forzato. Senza parlare di eventuali emergenze che nella vita quotidiana posso capitare. Non è così che si amministra un territorio. I ritardi del comune di Aprilia stanno ricadendo sulle spalle dei cittadini. L’amministrazione Terra avrebbe dovuto realizzare il collegamento di via Vesuvio alla Nettunense ancora prima dell’inizio dei lavori del sottopasso ferroviario ad opera di RFI. L’amministrazione comunale deve tutelare le esigenze dei cittadini e portare gli interessi comunali nelle sedi provinciali e regionali. Un’amministrazione isolata dal contesto circostante nel lungo periodo manifesta delle gravi lacune. Vogliamo invertire questo trend e riportare Aprilia nei tavoli che contano.