Momenti di paura ieri a Velletri quando un cane di grossa taglia è riuscito a scappare dalla casa in cui viveva azzannando un cagnolino più piccolo e seminando il panico in strada. Dopo l’iniziale spavento, si è riusciti ad immobilizzare il cane che nel frattempo è rimasto ferito ed attualmente lotta tra la vita e la morte.
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Scappa dalla proprietà, azzanna un cagnolino e poi viene sparato
I fatti sono avvenuti durante la mattinata in via Cinelli, quando il cane di grossa taglia- appartenente ad un uomo del posto- è riuscito a scappare dal luogo in cui viveva eludendo il cancello della proprietà. Poco dopo, si è diretto verso una stradina interna ed è qui che la sua attenzione viene attirata dalla presenza di un cagnolino, di razza Yorkshire, che nel cortile esterno della sua abitazione stava aspettanado la padrona per fare una passeggiata. A quel punto l’animale si è avventato velocemente su du lui azzannandolo in più punti ed uccidendolo; dopodichè la padrona dello Yorkshire e sua madre sono corse subito in cortile apprendendo quanto accaduto.
Il cane, spaventato ha nel frattempo lasciato la presa ritornando nelle vicinanze dell’abitazione dalla quale era scappato. Nel tragitto tuttavia erano presenti anche due donne, accorse in aiuto della giovane, che l’animale ha cercato di aggredire. Nel tentativo di far allontanare il cane e salvare le donne, il marito di una di loro ha dapprima suonato il clacson dell’auto ma, risultato vano il tentativo, ha poi esploso un colpo con il fucile da lui regolarmente detenuto e colpendo il cane alla testa.
Fortunatamente, poco dopo il proprietario del cane, è riuscito ad immobilizzarlo mettendogli il giunzaglio e portandolo dal veterinario. Ora egli rischia una sanzione per omessa custodia e anche una denuncia penale per aver contribuito all’uccisione di un animale. Invece per l’uomo che ha sparato, seppur per difendere la propria famiglia, potrebbe esserci il reato di uccisione di animale se il cane dovesse morire. Sul posto erano presenti le pattuglie della Polizia Locale di Velletri e i veterinari dell’Asl Roma 6, i quali hanno verificato che tutti i cani coinvolti fossero regolarmente detenuti e provvisti di microchip.