E’ stato salvato da due angeli in divisa quando aveva già messo la corda intorno al collo, con un cappio che gli stringeva la gola, e si stava lanciando nel vuoto. Un salto in un dirupo profondo quattro metri, che gli avrebbe assicurato la morte per asfissia, grazie alla corda che l’avrebbe trattenuto appeso al ponte. E’ successo ieri mattina, 6 febbraio, intorno alle ore 11:30sul ponte dell’autostrada Roma-Napoli che affaccia su via Casilina, all’altezza di San Cesareo. A compiere il disperato gesto un uomo residente in zona di origini rumene.
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Tenta di impiccarsi, salvato in extremis dai carabinieri
L’uomo deve la salvezza all’intervento di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palestrina, intervenuta a seguito di una richiesta delirante al 112 NUE da parte del 49enne cittadino romeno. L’uomo, disperato, prima di tentare il suicidio aveva provato a sfogarsi con i militari, che hanno raccolto la sua disperata richiesta di aiuto, riuscendo a capire dove si trovava. Immediatamente i carabinieri sono accorsi nel punto dove presumibilmente si trovava l’uomo, trovandolo effettivamente lì. Ma, alla vista dei militari, il 49enne, in stato confusionale, ha iniziato a correre verso una ringhiera prospiciente il ciglio di un dirupo profondo circa 4 metri, a cui aveva già assicurato un cavo con un cappio e, dopo essersela cinta al collo, si lai lanciato nel vuoto tentando, il suicidio.
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Il salvataggio
Il tempestivo intervento in sicurezza dei Carabinieri ha consentito, con non poca difficoltà, di trarlo in salvo. I militari hanno richiesto l’intervenuto del 118 e l’uomo è stato sottoposto a T.S.O. e trasportato presso Reparto Psichiatrico dell’ospedale di Colleferro, dove è stato ricoverato in condizioni serie ma non in pericolo di vita.