E’ avvenuta una rivolta dei detenuti nel carcere di Velletri, contenuta dagli agenti penitenziari solamente a distanza di ore. Il fatto si sarebbe sviluppato questa mattina intorno alle ore 9.00, quando alcuni detenuti si sono barricati negli spazi comuni della sezione B2 della struttura penitenziaria, rifiutando di rientrare nelle loro celle detentive per futili motivi. Gli uomini che hanno provato ad alzare un’agitazione all’interno del carcere, sono rimasti all’interno di quell’ala fino alle ore 17.
Il contenimento della rivolta al carcere di Velletri
Il gravoso episodio, ha costretto il Direttore della struttura penitenziaria ad avvertire la Polizia di Stato, che ha conseguentemente ha dispiegato una forte presenza di agenti e volanti fuori dall’istituto. Per arginare la rivolta, come menzionato dalla FNS CISL Lazio, è stato richiamato il personale libero dalle ore di servizio della Polizia Penitenziaria. Qui, gli agenti della struttura hanno messo in pratica le operazioni di messa in sicurezza, coadiuvati da altre forze di Polizia Penitenziaria provenienti dai reparti di Latina, Frosinone e Roma.
La FNS CISL, nel merito ha commentato l’episodio: “Il penitenziario di Velletri, come gli altri del Lazio, sconta una carenza di personale di circa 77 unità, e tutto ciò al contrario a fronte di un sovraffollamento detenuti che raggiunge circa 100 presenze in più della capienza tollerabile. Grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria, ottimamente coordinati dal Comandante del Reparto e dal Direttore dell’Istituto, la situazione è tornata sotto controllo ed è stata riportato la calma all’interno della sezione”. L’epilogo della rivolta, ha visto i detenuti che si sono resi protagonisti di tale criticità, spostati dalla Polizia Penitenziaria presso un altro istituto.
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