Ancora violenze nel carcere di Velletri. Due episodi si sono verificati negli ultimi giorni nel penitenziario con protagonisti i detenuti. Nella tarda mattinata del 17 gennaio sorso è scoppiata una rissa tra due detenuti ristretti presso una delle sezioni detentive. Entrambi i protagonisti hanno riportato lesioni in tutto il corpo cagionate anche dall’utilizzo, da parte di uno dei due contendenti, di una lametta. Uno degli agenti ha suonato prontamente l’allarme per evitare conseguenze peggiori.
Lo stesso scenario si era ripetuto poi pochi giorni prima: durante la celebrazione della Santa Messa un detenuto che vi stava assistendo è stato avvicinato e picchiato brutalmente da altri detenuti. A denunciare i casi sono i Sindacalisti del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria), Carmine Olanda e Ciro Borrelli, che da sempre mettono alla luce le difficili condizioni in cui lavorano gli Agenti in tutti le Carceri d’ Italia.
Carcere di Velletri: servono provvedimenti
«Come Sindacato – denunciano Olanda e Borrelli – abbiamo scritto al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio – Abruzzo e Molise, al fine di avere un suo autorevole intervento allo scopo di allontanare con estrema urgenza dal penitenziario di Velletri quei detenuti protagonisti di aggressioni, minacce e promotori di gruppi delinquenziali. Le aggressioni che stanno scucendo tra detenuti, – continuano i sindacalisti – ci devono fare riflettere molto sul funzionamento del programma di trattamento, rieducazione ed inserimento del condannato nella società».
«Il dato di arroganza e prepotenza che molti detenuti stanno dimostrando di avere durante la loro permanenza nei penitenziari, arrivando anche a minacciare di morte il personale – come è successo ad un Ispettore di Velletri per avere fatto il suo lavoro con alto senso del dovere e di responsabilità – deve necessariamente essere preso in forte considerazione, al fine di evitare che si possono creare dei gruppi delinquenziali. Dalle segnalazioni che riceviamo dagli Istituti penitenziari di tutto il territorio Nazionale a causa della gravissima carenza di Agenti e dei vari Operatori Penitenziari e del sovraffollamento dei detenuti le carceri stanno diventando come se fossero delle polveriere pronte ad esplodere».
«Abbiamo chiesto al provveditore di mandare almeno 20 unità Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Velletri per poter sopperire alle prime e necessarie esigenze dell’Istituto. La Polizia Penitenziaria non ha più tempo per aspettare, ha bisogno di provvedimenti urgenti, concreti ed immediati su come devono essere gestiti i Penitenziari. Chiediamo, inoltre, quale ruolo devono avere gli Agenti nelle Carceri se devono indossare una divisa, oppure un camice bianco».