Conosceva il suo stupratore, ma non aveva idea che fosse un orco, non immaginava che quell’operaio 22enne di origine magrebina avrebbe abusato di lei che ha avuto come unica ‘colpa’ quella di voler tornare il prima possibile a casa dalla figlia: ‘Avevo fretta, volevo solo tornare da mia figlia’. Per questo ha accettato un passaggio in auto non immaginando neanche lontanamente quello che le sarebbe successo da lì a poco.
Il racconto della mamma di Priverno finisce sui social
Il racconto di una mamma di Priverno è stato reso pubblico sui social. Una ricostruzione straziante di uno stupro. Una storia raccapricciante di un uomo che ha approfittato di una donna che voleva solo arrivare prima dalla sua bambina. ‘Ho accettato il passaggio (e ho sbagliato). Ma solo per questo è stato giusto subire tutto ciò? Le sue urla, la sua violenza carnale, i suoi pugni in testa.. ho reagito nel momento in cui ero sicura di non sbagliare e di riuscire a scappare’.
Ha aspettato per sei ore tra i rovi aspettando che l’uomo smettesse di cercarla
Orribile quello che è capitato alla protagonista di questa assurda vicenda che, dopo essere riuscita a scappare dal suo aguzzino ‘Ho sopportato il freddo nuda 6 ore in mezzo alle spine e agli alberi per non farmi trovare, perché mi ha cercata per ore’. Ore di terrore per la vittima dell’aggressione che solo quando si è resa conto che ‘non mi ha più cercata, e quando sentivo che il mio corpo non si muoveva più perché intorpidito dal freddo e dallo choc, pur di trovare un’uscita sicura dove poter chiedere aiuto, mi sono portata avanti al petto tutti gli alberi, rami e spine camminando al buio pesto’.
La disperazione di una mamma è diventata coraggio
La disperazione della donna si è trasformata in coraggio di uscire fuori da quella terribile situazione ‘Sapete perché? Per tornare da mia figlia! La mia unica ragione di vita. E per sei interminabili ore bloccata li, non ho mai dubitato che sarebbe andato tutto bene. Ho il corpo ricoperto di ferite, ma non è stato nemmeno un pizzico rispetto al dolore della lontananza di una madre dalla propria figlia. non sono io che mi devi vergognare! Ma quell’essere che credeva che avrebbe schiacciato una donna. Forse è riuscito a farmi del male, ma non conosceva la forza di una mamma’.
L’uomo, quell’orco senza scrupoli che ha abusato della donna colpevole solo di voler tornare il prima possibile dalla sua bambina è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.