Proseguono le indagini per quando accaduto lo scorso martedì a Suio Terme, nel Comune di Castelforte, in provincia di Latina. Qui, come si ricorderà, un carabiniere in congedo letteralmente accecato dalla gelosia ha aperto il fuoco prima contro una donna – con la quale aveva precedentemente avuto una relazione – e poi contro il direttore dell’impianto termale. Una vera e propria tragedia quella consumatasi alle Terme di Suio e che è costata la vita al Dirigente dell’impianto termale, Giovanni Fidaleo. Buone notizie invece per la donna, Miriam Mignano, per la quale è stata sciolta la prognosi.
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La sparatoria a Suio Terme e le condizioni di Miriam Mignano
La donna coinvolta nella sparatoria avvenuta a Suio Terme lo scorso martedì era ricoverata presso l’ospedale Gemelli di Roma e ieri le è stata sciolta la prognosi. La trent’enne è stata poi trasferita nel reparto di Chirurgia di urgenza. Operata dai sanitari dell’ospedale romano a causa delle lesioni riportate per i due colpi di pistola che l’hanno raggiunta, quelli da poco trascorsi sono stati per i familiari dei momenti davvero delicati e difficili. Ieri è, finalmente, arrivato un sospiro di sollievo.
Arresto convalidato per Giuseppe Molinaro
Proseguono intanto le indagini da parte delle forze dell’ordine. Interrogato sempre ieri dal Gip della Procura di Santa Maria Capua Vetere, il 56enne Giuseppe Molinaro al quale è stato convalidato l’arresto. Confermata anche la permanenza in carcere per la possibile reiterazione del reato. Chiesta dai suoi legali la possibilità, poi respinta dal magistrato che ha al contempo escluso la premeditazione, di una misura meno afflittiva come quella degli arresti domiciliari. Al vaglio degli inquirenti anche lo stato psicologico dell’uomo.
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L’autopsia sul corpo della vittima e i funerali
Verrà effettuata oggi l’autopsia sul corpo della vittima, il dirigente dell’impianto Termale Giovanni Fidaleo deceduto a seguito delle terribile sparatoria che l’ha visto protagonista. Come già accertato dagli inquirenti, la vittima è stata raggiunta da quattro proiettili, tre al corpo e uno alla mascella. Fissata anche la data dei funerali, previsti per domani alle 15 nella chiesa di San Rocco a San Giorgio a Liri, città dove l’uomo viveva.
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