Il Tar di Latina ha bocciato l’ordinanza con la quale lo scorso anno il sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca, aveva imposto l’apertura del varco vicino la villa del direttore del Tg 5. Tale sentiero resterà dunque chiuso. Il fine dell’ordinanza emessa da Mosca l’8 agosto dello scorso anno era quello di garantire il libero accesso alla spiaggia a tutti i cittadini. La prima vittoria da parte del direttore del Tg 5 era arrivata già a settembre del 2022 quando i giudici amministrativi avevano disposto la sospensione dell’atto consentendo a Mimun e ad altri proprietari di chiudere il cancello evitando così il passaggio dei bagnanti nella loro proprietà.
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La sospensiva e l’udienza per l’accesso al mare dalla villa di Clemente Mimun
L’udienza è avvenuta lo scorso mercoledì, mentre ieri è arrivata la sentenza di merito di primo grado che riconosce le ragioni dei ricorrenti. Nel procedimento si erano costituiti il Comune di Sabaudia ed il Codacons che hanno difeso la propria posizione sostenendo la necessità di lasciare il sentiero aperto al pubblico mentre il Pubblico Ministero, anch’esso costituitosi nel procedimento, ha mostrato in merito una posizione maggiormente critica. La moglie del direttore del Tg 5 che è proprietaria dell’immobile ed altri dieci titolari di abitazioni avevano impugnato l’ordinanza ottenendo la sospensiva. Ecco cosa aveva detto Mimun all’indomani dell’ordinanza: ‘Ne prendo atto, ma se il provvedimento viola i miei diritti se ne occuperanno gli avvocati’. Ora, alla luce di quanto detto finora, al Comune di Sabaudia e coloro che sono interessati a far riaprire il varco non resta altro che impugnare la sentenza del Consiglio di Stato.
La stagione balneare
Il caso che vede coinvolto Mimun rappresenta un problema per l’avvio della stagione estiva sulla quale già pesano le criticità della strada Lungomare, da sistemare dopo i crolli, nonché la revoca di diverse concessioni balneari. La problematica non è certamente di facile soluzione e in merito, in passato, si è pensato di inserire gli accessi nel piano di gestione degli arenili condividendo tali scelte con i proprietari delle vicine ville.