A oltre due mesi dalla brutale aggressione subita a Londra, le condizioni di Marco Pannone, il ragazzo 25enne originario di Fondi, non migliorano e i medici dicono di “aspettare” una sua risposta alle cure praticate. La mamma Enza, che si trova a Londra insieme al papà Giuseppe, non dispera e vorrebbe tanto poter dare una notizia positiva di loro figlio ricoverato al King’s College Hospital, famoso ospedale universitario e importante centro traumatologico a Denmark Hill Camberwell nel distretto londinese di Lambeth: “La situazione è difficile per Marco e per noi che gli stiamo accanto, vorrei tanto che possa migliorare così da trasferirlo in un ospedale italiano, ma dobbiamo aspettare” ha detto la mamma Enza con un filo di voce. L’intera comunità di Fondi è stretta da tempo attorno ai familiari uniti nella speranza da un lato di vedere le sue condizioni migliorare, dall’altra nel pretendere risposte dalle autorità inglesi.
La raccolta fondi della Pro Loco di Fondi per Marco Pannone
Per Marco e i suoi familiari, lo ricordiamo, è stata lanciata nei mesi scorsi una raccolta fondi dalla Pro Loco Fondi Aps che ha provveduto in queste ultime ore ad effettuare un settimo bonifico di 1.230,00 euro, raggiungendo così la somma totale raccolta di 13.860,00 euro. In tale cifra rientrano anche 500,00 euro donati dai soci e utenti dell’Università della Terza Età di Fondi. Ma la gara di solidarietà della raccolta di denaro non si ferma. Attraverso l’Iban intestato all’associazione Pro Loco Fondi Aps IT77M0200873971000102768396, e indicando nella causale: “Aiutiamo Marco Pannone e i suoi familiari”, è possibile proseguire con le donazioni. “La nostra raccolta fondi è totalmente trasparente e viene puntualmente rendicontata con cura”, precisano dalla Pro Loco. In attesa che Marco possa finalmente tornare a casa.
L’aggressione a Marco Pannone a Londra
Marco si era trasferito in Inghilterra e lavorava come barista in un Pub. Nelle prime ore della notte del 3 dicembre scorso tuttavia era rimasto coinvolto in una brutale aggressione proprio fuori dal locale dove lavorava. Stando a quanto emerso dalle indagini a colpirlo sarebbe stato un uomo che avrebbe poi fatto perdere le proprie tracce e di cui la Polizia possiederebbe anche un suo fotogramma. Anche in questo caso la speranza di tutti è che venga fatta giustizia.
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