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Impiegati comunali, pochi e in ferie: annullati tutti i matrimoni

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Il Comune è senza dipendenti e gli innamorati senza matrimonio. Nel Comune di Terracina, i dipendenti comunali sono pochi e, quei pochi, hanno chiesto le ferie nel periodo più duro di tutti: Agosto. Il Comune è stato, quindi, obbligato ad annullare tutti i riti civili che si sarebbero dovuti tenere quel mese. Questo, di conseguenza, porterà via al territorio numerose entrate calcolando i costi delle cerimonie che venivano prenotate anche da Francia, Germania e Stati Uniti.

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Annullati i matrimoni: quando e perché?

Quest’anno non sarà più possibile sposarsi presso le meravigliose spiagge di Terracina. Infatti, l’amministrazione comunale non garantirà lo svolgimento dei riti civili dal 10 al 21 Agosto ossia durante il periodo più impegnativo e in cui le richieste triplicano. Il motivo del grande disagio è dovuto alla mancanza di personale comunale che, inoltre, ha già chiesto le ferie. Questa situazione porterà via, al comune, un’ingente quantità d’entrate calcolando i prezzi di un matrimonio: 600 euro per sposarsi nella casa comunale nei giorni festivi, 800 euro per chi risiede in un’altra città e vuole sposarsi sulle splendide spiagge pontine autorizzate o all’interno di strutture adibite ai ricevimenti. Ciò avrà conseguenza anche sui ristoratori e sulle strutture ricettive dato che, con queste problematiche, molti hanno deciso di non sposarsi più all’ombra del Tempio di Giove Anxur

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Le parole dei dipendenti comunali

Un futuro sposo si è trovato in una profonda crisi sapendo dell’annullamento dei riti civili da parte del comune. Il sogno suo e della compagna era di sposarsi con rito civile in una delle location autorizzate dal Comune di Terracina in riva al mare. Nonostante fossero di Latina, i due avrebbero celebrato un’unica cerimonia con delega del loro Comune. Ma i loro sogni sono andati in frantumi quando hanno scoperto la sconvolgente notizia. I dipendenti gli hanno poi spiegato che in quel periodo il servizio sarà sospeso perché, l’anno scorso, erano stati sommersi dalle richieste. Alla domanda del futuro sposo su come si potesse ovviare al problema, hanno risposto consigliandogli di svolgere il rito nel Comune di appartenenza per poi farne uno fittizio, con un attore, il giorno del ricevimento. Quest’ultimo è un servizio che la struttura che li ospiterà offre, ma a pagamento.

 

 

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