I nuovi ritrovamenti della Grotta Guattari a San Felice Circeo (LT) sono fondamentali per lo studio dell’uomo di Neanderthal e del suo comportamento. Nel corso di ricerche sistematiche sono emersi significativi reperti fossili attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal: 8 databili tra i 50mila e i 68mila anni fa e uno, il più antico, databile tra i 100mila e i 90mila anni fa. Sono inoltre stati rinvenuti reperti di iene, di elefante, di rinoceronte, di orso delle caverne e dell’uro, il grande bovino estinto. Questi, insieme agli altri due trovati in passato nel sito, portano a 11 il numero complessivo di individui presenti nella Grotta Guattari, che si conferma così uno dei luoghi più significativi al mondo per la storia dell’uomo di Neanderthal. La peculiarità della grotta, grazie alle eccezionali condizioni conservative, è quella di permettere un vero e proprio viaggio nel tempo con condizioni sostanzialmente immutate rispetto a 50 mila anni fa.
“Una scoperta straordinaria di cui parlerà tutto il mondo – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – perché arricchisce le ricerche sull’uomo di Neanderthal. È il frutto del lavoro della nostra Soprintendenza insieme alle Università e agli enti di ricerca, davvero una cosa eccezionale”.
Come vedere i ritrovamenti
Le immagini dei ritrovamenti saranno mostrati in diretta streaming dall’Associazione Stampa Estera (www.stampaestera.org) e sulla pagina facebook della Soprintendenza (www.facebook.com/sabap.lazio)