Sono sette i carabinieri finiti al centro delle indagini della Procura militare di Roma e che adesso dovranno rispondere di truffa ai danni dello Stato. Al centro della vicenda alcune anomalie negli orari di uscita dal servizio che non combacerebbero con quelli formalmente registrati. Le verifiche sono state effettuate dagli stessi colleghi dell’Arma ed attualmente versano nella fase di chiusura.
Le irregolarità e i carabinieri partecipi della truffa
I fatti sono avvenuti a Formia, una cittadina del sud pontino in provincia di Latina. Ad essere coinvolti nell’inchiesta tre sottoufficiali e quattro militari per i quali il Comando ha già provveduto al trasferimento in altre sedi di servizio. Invece, i fatti risalirebbero all’estate del 2022 e in una specifica occasione, mentre era corrente il periodo di servizio di ordine pubblico a Formia in occasione di un evento. Preziose ai fini delle verifiche si sono rivelate le immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza interni della sede di via Appia.
L’inchiesta e il possibile processo
Una vicenda sulla quale per ottenere chiarezza bisognerà attendere la chiusura dell’inchiesta in atto. Solo in questo momento si saprà se il giudice per le indagini preliminari disporrà un processo, se lo farà a carico di tutti i sette indagati oppure, solo per una parte di essi. Ora, anche se le irregolarità non hanno dato luogo a danni di grave entità, il comportato è ritenuto grave poiché lesivo per il prestigio dell’Arma dei Carabinieri, nonché del ruolo istituzionale rivestito.