La tragedia che si è verificata ieri pomeriggio a Suio Terme, in un impianto termale, la Nuova Suio, che ha provocato l’uccisione, con ben quattro colpi di arma da fuoco Giovanni Fidaleo e il ferimento di Miriam M, una dipendente della struttura, ha portato al fermo di polizia giudiziaria per omicidio e tentato omicidio di un carabiniere in servizio a Carinola, in provincia di Caserta, da febbraio scorso in licenza straordinaria per gravi motivi di salute.
Il provvedimento di fermo di Polizia giudiziaria dell’omicida
Sono stati i Carabinieri dei Comandi provinciali di Latina e Caserta a dare seguito al provvedimento nei confronti del militare che, ieri, 7 marzo, ha raggiunto con la sua auto la struttura termale e ha esploso 4 colpi contro il direttore, 3 all’addome uno alla mascella, uccidendolo. E ha poi puntato la pistola contro la sua ex, la 30enne Miriam M. colpita all’addome e al torace.
Le indagini hanno appurato che l’omicida in preda a un raptus di gelosia abbia fatto fuoco, L’uomo, in passato, era stato legato sentimentalmente con la 30enne. Una storia ormai terminata, della cui fine forse non si faceva capace.
Sequestrati i locali teatro dell’aggressione a colpi di pistola
Gli investigatori hanno posto sotto sequestro i locali nei quali si è verificata l’aggressione a colpi di pistola per consentire i rilievi da parte del Ris di Roma, che verranno effettuato anche sulla pistola di ordinanza dell’omicida e sull’auto, Una Ford Focus. Sono 7 i colpi esplosi da una calibro 9. Sul posto sono state trovate evidenti tracce di sangue ed è stato acquisito il video di sorveglianza della struttura ricettivo che, però, si pensa non fosse funzionante, oltre a 3 telefoni cellulari, uno dei quali di appartenenza a una persona informata sui fatti.
Al militare, indagato dell’omicidio e del tentato omicidio, sono state ritirare le armi che deteneva illegalmente a casa. Mentre ora si aspetta l’esito dell’esame autoptico che la magistratura di Cassino ha disposto sul corpo del direttore dell’hotel, trasportato nell’ospedale della Città martire.
La 30enne versa in condizioni critiche ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico
La 30enne versa in condizioni critiche all’ospedale Gemelli di Roma, dove già nel pomeriggio di ieri è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico per lo scoppio dell’intestino tenue e dell’intestino crasso e lesioni dell’ala iliaca destra. Resta in prognosi riservata, ricoverata nel reparto di Rianimazione del nosocomio romano dove è stata trasportata con eliambulanza. Mentre il carabiniere reo-confesso si trova ora rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
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