Condannati in via definitiva gli imprenditori che nel lontano 2012 tagliarono il pollice ad un complice e si presentarono al pronto soccorso con l’intenzione di ottenere un milione di euro. Tale operazione aveva creato qualche sospetto alle compagnie interessate e, avvertita la Guardia di Finanza, scattò il blitz che si concluse con due arresti e, in seguito, con l’inserimento nel registro degli indagati di un terzo soggetto.
Una volta stipulate le polizze, la vittima, un uomo di Cecchina, aveva assunto tramite iniezione una massiccia dose di anestetico, per poi mettere la mano su un tagliere da cucina e farsi mozzare il dito tramite una mannaia da macellaio.
I quattro artefici del macrabo falso si recarono in ospedale per le cure denunciando l’infortunio in cucina. Dopo una fase di indagini gli agenti della Polizia trovarono il dito mozzato in un cassonetto nei pressi dell’abitazione di uno dei quattro imprenditori insieme alla mannaia utilizzata per l’amputazione. Dopo la denuncia da parte delle assicurazioni le forze dell’ordine avevano proceduto a mettere sotto controllo il telefono dell’uomo senza un dito ed hanno avuto così conferma del sanguinoso piano per incassare i soldi dell’assicurazione.
Nonostante l’estremo tentativo dei medici, non fu possibile riattaccare il dito amputato perchè in cancrena.