Nuovo scoglio d’affrontare per il Comune di Roma Capitale e l’Amministrazione di Virginia Raggi, che nuovamente deve toccare con mano un nuovo caso legato all’emergenza rifiuti della Città Eterna.
Scottante uno degli ultimi servizi giornalistici de “Le Iene“, il noto programma d’approfondimento pilastro della Mediaset su Italia Uno. Il giornalista Filippo Roma ha infatti fatto luce con un suo servizio sui malfunzionamenti legati alla raccolta differenziata presso le attività commerciali capitoline, che affidate a delle ditte appaltatrici esterne ad AMA hanno mostrato di non effettuare furbescamente la propria mansione con diversi operatori.
Una truffa favorita dalla svolgimenti nelle ore notturne del ritiro dei rifiuti, che vedendo i negozi chiusi non permettevano anzitutto la raccolta della differenziata stessa e inoltre un controllo o un monitoraggio attento delle attività commerciali verso questo ennesimo scandalo romano.
Il giornalista de “Le Iene” Filippo Roma ha ribattezzato questi operatori come “quelli della differenziata”, poichè gli stessi operatori ecologici delle ditte appaltatrici erano soliti strisciare il palmare dell’azienda con i codici a barre presenti all’esterno delle varie utenze per far vedere come la spazzatura – e quindi il loro compito – fosse stata portata via.
La sindaca della Capitale Virginia Raggi tirata in mezzo in questo gravissimo nuovo scandalo sui rifiuti, ha incontrato frettolosamente il giornalista di Mediaset Filippo Roma e soprattutto ha attivato i dovuti meccanismi amministrativi del Campidoglio per denunciare l’increscioso fenomeno. Dopo una denuncia della prima cittadina romana alla Procura della Repubblica, sono già partite le indagini per chiarire la faccenda del pm Paolo Ielo. Il procuratore al momento sta valutando il caso che potrebbe aprire l’ennesimo polverone capitolino, ipotizzando una truffa fraudolenta ai danni della Città Eterna e le varie attività commerciali colpite.
Per ora sulla faccenda la Sindaca tace davanti la pubblica stampa, limitandosi sulla faccenda – come successo nel servizio de “Le Iene” – ad invitare i responsabili del servizio giornalistico a presenziare in Campidoglio per mostrare il suddetto video.