Nel numero di agosto de Il Corriere della Città avevamo pubblicato un lungo articolo sulla situazione d’emergenza in cui era ripiombato il “Lido delle Salzare”. Rifiuti (talvolta dati alle fiamme), degrado, prostituzione e quant’altro erano tornati ad occupare le pagine di cronaca di Ardea; ebbene, noi avevamo lanciato una domanda che andiamo a riproporvi: fino a che punto?
Fino a che punto cioè si dovrà tollerare tutto questo? Già perché, se è vero che il Comune di Ardea si era attivato nei giorni scorsi per bonificare il piazzale, gli incivili hanno già ripreso in mano la situazione riprendendo come di consueto la criminosa attività di abbandono dei rifiuti.
Come se non bastasse in questi giorni di festa è stato toccato di nuovo il fondo: il piazzale, oltre che ad ospitare rifiuti, ora è anche usato dagli occupanti della “famosa” Palazzina D come latrina pubblico. Nello scatto si vedono due donne intente ad espletare i loro bisogni corporali causando non pochi disagi ai residenti (regolari) del circondario.
Ardea, Salzare: piazzale usato come bagno, odori nauseabondi nell’aria
Alle Salzare i residenti sono esasperati. Oltre ai rifiuti e al degrado a 360° – che nonostante la recente bonifica sono già tornati tutti al loro posto – ora ci si mettono anche gli odori per gli escrementi umani.
“Con i rifiuti alle spalle (lato terra) della palazzina D c’è un’area dove gli occupanti espletano quotidianamente i loro bisogni. Noi che viviamo nelle immediate vicinanze (Via Arezzo e Via Ascoli Piceno) siamo invasi da zanzare e mosconi, e spesso da un disgustoso odore che rende l’aria irrespirabile”.
“Al di sotto della cabina poi ci sono spesso altri bambini che lanciano rifiuti a chi è sopra e questi rilanciano”. Del resto anche noi, nel precedente servizio, avevamo documentato scene di gioco dei bambini proprio tra i sacchi della spazzatura.