“ I soliti noti, si esibiranno nelle loro imperdibili performance, ma – posizioni politiche a parte – questa volta i nostri generosi e volenterosi amministratori uscenti dovrebbero impegnarsi ad ascoltare le due richieste che proponiamo”, hanno dichiarato nel comunicato divulgato oggi. Le due richieste che Rifondazione fa sono quella di “Risparmiare al territorio il travolgimento violento di manifesti e cartacce sparsi ovunque senza decoro e regole, rispettando gli spazi di affissione, evitando di impiastrare ogni luogo con facce ammiccanti, con materiale elettorale, (abbiamo persino dovuto vedere bandiere conficcate nel tronco degli alberi sui viali del nostro quartiere). Nel rispetto dei cittadini, dell’ambiente, dell’arredo urbano ma soprattutto della loro dignità” e “Dimostrare la consapevolezza della crisi economica in cui versa il paese, in particolare lo stato di precarietà dei giovani di Ardea, a vantaggio de i quali , non è stata messa in campo alcuna politica occupazionale. Ritenendo la tornata elettorale un momento di grande dispendio di denaro, chiediamo che siano chiamati ai seggi, come scrutatori, solo i giovani disoccupati o inoccupati e donne senza reddito preferibilmente con figli a carico; regolarmente iscritti alle liste comunali. Un piccolo gesto di solidarietà, che se pur di minima entità, sia il segnale di volontà sociale, evitando di andare ad occupare i soliti personaggi, o famiglie intere, già stipendiati, che anzi, usufruiscono di permessi lavorativi, aggravando ulteriormente sulle cassa dello stato”.
Richieste eque e, soprattutto, apolitiche. “Crediamo di facile applicazione le nostre richieste – concludono dal PRC – riteniamo anzi doveroso da parte dell’amministrazione farsi carico di queste proposte. In caso contrario, sarà evidente una cattiva volontà di equità sociale, la stessa che abbiamo denunciato da sempre”.