La sospensione dal servizio era già stata decisa, per “assenza dal servizio”, attraverso una determina firmata dalla Dirigente al Personale Carla Mariani, già giovedì 24 novembre, giorno in cui Anna Ferrazzano e Domenico Consalvo erano stati oggetto del provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari. E questa mattina la Commissione Disciplinare del Comune di Pomezia ha confermato tale decisione attraverso un’altra determina dirigenziale, che però – appena fatta – è stata “archiviata” in attesa degli sviluppi giudiziari della vicenda che ha visto coinvolti per presunte tangenti la Dirigente all’Urbanistica ed il suo braccio destro. Basandosi sul principio di innocenza, infatti, la legge prevede che il provvedimento non possa essere reso definitivo fino al termine del procedimento penale. Adesso il primo passo sarà quello di capire cosa deciderà domattina il giudice al termine dei primi interrogatori. Se gli arresti verranno confermati, la Dirigente ed il funzionario resteranno sospesi dal lavoro, continuando comunque a prendere il 50% del loro stipendio. Se invece gli arresti verranno revocati potranno essere immediatamente reintegrati in servizio.
Insomma il Comune, pur apparendo come parte lesa, dovrà continuare a corrispondere metà della retribuzione ai due dipendenti, anche se agli arresti domiciliari per un reato contro la pubblica amministrazione. Il denaro versato potrà essere recuperato solo nel caso in cui l’Amministrazione comunale si costituisse parte civile in un eventuale processo ed i due venissero riconosciuti colpevoli.