E’ ancora in corso di svolgimento un’importante seduta del Consiglio Comunale di Pomezia. Tra i temi all’ordine del giorno vi era la delicata questione degli impianti (di futura realizzazione, ndr) a rischio sul territorio sui quali maggioranza e opposizione, alla fine, non sono riusciti ad arrivare ad un accordo condiviso.
Come noto erano due le visioni/proposte arrivate in Consiglio, l’una targata 5 stelle, incentrata, tra gli altri, sull’uso del Piano Urbanistico anche per tutelare il territorio dal sorgere di impianti pericolosi, l’altra firmata dalle opposizioni, che invece proponeva una modifica al Regolamento Edilizio Comunale (la famosa distanza di ‘sicurezza’ dai centri abitati già rintracciabile in altri Comuni).
Alla fine, comunque, a passare è stato soltanto il punto presentato dalla maggioranza: bocciato invece (7 voti favorevoli,13 contrari) il secondo testo che intendeva per l’appunto inserire l’articolo 88/bis nel Regolamento Edilizio Comunale al fine di introdurre, anche e soprattutto con scopo disincentivante secondo i promotori, il cosiddetto principio di precauzione disponendo una distanza cautelativa di “mille metri dalle abitazioni (sparse o edifici singoli residenziali o di pubblico servizio) per tutti gli impianti per il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi quali discariche, impianti di compostaggio, centrali termoelettriche alimentate da Biogas e/o biomasse, inceneritori e/o assimilabili, e 2000 metri dal limite esterno dei centri abitati“.
La decisione dei pentastellati era, ad onor del vero, ampiamente nell’aria, considerando anche il parere tecnico negativo espresso dagli uffici comunali e già inserito tra gli atti del Consiglio Comunale.
Questa allora la motivazione fornita del Dirigente e consultabile qui (previo utilizzo di un programma che consenta l’apertura di file con firma digitale, ndr): viene espresso “parere Contrario di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa in quanto le eventuali restrizioni su determinati insediamenti industriali ritenuti pericolosi e/o insalubri, a parere dello scrivente, risultano con tutta evidenza materia di pianificazione urbanistica e non di regolamentazione edilizia, per cui le relative determinazioni in merito devono essere contenute in seno al P.U.C.G. (Piano Urbanistico Comunale Generale), peraltro in corso di formazione”.
Come era prevedibile, di conseguenza, gli animi durante la seduta si sono rapidamente scaldati in un continuo susseguirsi di reciproche accuse tra il blocco di governo, che ha lamentato uno scarso senso cooperativo anche se con alcuni distinguo, e le opposizioni, che hanno accusato invece l’attuale governo di non aver fatto nulla per cercare di sistemare un testo comunque molto valido nel contenuto seppur sbagliato nella forma e anzi, facendo passare inutilmente addirittura due mesi per arrivare ad un finale già scritto.
Il testo approvato dalla maggioranza
Se dunque il punto all’ordine del giorno proposto dalle opposizioni è stato bocciato, ha trovato accoglimento invece il testo presentato dalla maggioranza sul medesimo argomento. Di cosa si tratta? L’ODG promosso impegna allora il Sindaco “a porre in essere ogni iniziativa volta a bloccare il sorgere dei seguenti impianti: centrali di incenerimento o termo valorizzazione, pirolisi e gassificazione, centrali per la produzione di biogas/biometano, centrali a biomasse, discariche, impianti di trattamento di rifiuti pericolosi (nessuna menzione invece per i centri di compostaggio, ndr). Utilizzando, qualora fosse necessario, tutti gli strumenti a disposizione presenti nel PUCG (Piano Urbanistico Generale Comunale) di imminente realizzazione”.
“Il nuovo piano urbanistico a cui l’Amministrazione sta lavorando – ha dichiarato il Sindaco Fabio Fucci – è lo strumento adatto a tutelare l’intera Città di Pomezia dal sorgere di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti potenzialmente dannosi per la salute dei cittadini e per il nostro territorio. La nostra Amministrazione si è impegnata fin dall’inizio nel dare una svolta decisiva nella gestione dei rifiuti, innanzitutto avviando la raccolta porta a porta giunta nel 2017 al 66%”.
Poi un passaggio su Cogea: “In questo contesto di valorizzazione del riciclo e di riduzione dei rifiuti da smaltire in discarica, abbiamo fortemente contrastato il progetto dell’impianto biogas COGEA riuscendo, con il nuovo progetto del centro di compostaggio, a scongiurarlo” (fortunatamente ad essere scongiurato potrebbe essere anche quest’ultima variante grazie al Ministero dei Beni culturali e al famoso vincolo, anche se, di questi aspetti, non vi è menzione tra le parole del Primo Cittadino). “Oggi il Consiglio comunale mi impegna a bloccare ogni altro tipo di impianto nocivo, come inceneritori, discariche, termo valorizzatori: il nuovo Piano Urbanistico Comunale Generale (PUCG) di Pomezia sarà lo strumento a nostra disposizione per impedire che vengano progettati e realizzati impianti di questo tipo nella nostra Città”, la chiosa conclusiva di Fucci.