La traccia e la soluzione della Prima Prova di Maturità 2017. A pochi minuti dalla diffusione dell’autore dell’analisi del testo della Prima Prova 2017, in Rete i principali portali d’informazione per studenti hanno iniziato a riportare il testo svolto dell’analisi del testo della poesia “Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni. La redazione del portale per studenti StudentVille ha da pochi minuti pubblicato la comprensione del testo della prima prova di italiano della Maturità 2017:
“Il poeta, ormai ottantenne, sembra dirci che, tra le cose ormai perse, di cui si sente terribilmente la mancanza, c’è di sicuro lo strettissimo rapporto tra natura ed essere umano che era già presente quando il poeta era giovane. La natura è infatti in stretto contatto con l’uomo e questo deve salvaguardarla: il poeta dice infatti “non uccidete il mare” e rispettate tutti gli elementi della natura, in quanto l’uomo è fatto proprio di questo. L’amore finisce quando finisce l’erba. Se dovesse sparire una foresta potremmo respirare a fatica, mentre se dovesse sparire l’uomo la natura starebbe molto meglio”.
Chi è Giorgio Caproni
Giorgio Caproni è nato a Livorno nel 1912 e si è poi trasferito con la famiglia a Genova nel 1922, dove frequentò la Facoltà del Magistero. Fin da bambino studio il violino e seguì lezioni di filosofia con Giuseppe Rensi. La sua prima raccolta di poesie risale al 1936. Nel 1938 si trasferì con la moglie Rina a Roma, dove esercitò la professione di maestro fino al 1973.
Dopo la seconda guerra mondale collaborò con numerose testate giornalistiche come articolista e traduttore. Tra le sue collaborazioni si ricorda quella con l’Avanti, L’Italia Socialista e Il lavoro nuovo dove aveva il compito di traduttore di prosa e poesia, soprattutto dal francese. Tradusse I fiori del male di Baudelaire, Bel-ami di Maupassant, Il tempo ritrovato di Proust. Giorgio Caproni nel corso della sua carriera vinse due premi letterari, anche se il grande successo arrivò nel 1975 con Il muro della terra (premio Gatto) e Il franco cacciatore, con cui vinse i premi Montale e Feltrinelli. Nel 1984 ricevette una laurea honoris causa in Lettere e Filosofia presso l’università di Urbino Carlo Bo e la cittadinanza onoraria nella città di Genova, città che influenzò profondamente con la sua poesia. Morì a Roma il 22 gennaio 1990.
Le opere di Giorgio Caproni
Come un’allegoria, 1936
Ballo a Fontanigorda, 1938
Finzioni, 1941
Cronistoria, 1943
Il passaggio d’Enea, 1956
Il seme del piangere, 1959
Congedo del viaggiatore cerimonioso, 1965
Il muro della terra, 1975
Il franco cacciatore, 1982
Il Conte di Kevenhuller, 1986
Res Amissa, 1991
Poesie (1932-1991)