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ARRESTI, MARTEDI’ GLI INTERROGATORI

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Si svolgeranno martedì mattina alle 10:00, presso il Tribunale di Velletri, i primi interrogatori relativi alla presunta tangente di 20 mila euro pagata dal costruttore romano Roberto Luccarini, attraverso la mediazione dei due geometri di Pomezia Luciano Gatto e Danilo Chiarelli, alla Dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Pomezia, Anna Ferrazzano ed al tecnico dello stesso ufficio Domenico Consalvo. I cinque indagati erano stati prelevati dalle loro abitazioni all’alba di giovedì per essere portati prima nella  caserma della Guardia di Finanza di via Cavour, a Pomezia, poi davanti al procuratore che ha in mano l’incartamento, Giuseppe Travaglini, che ha stabilito gli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. La vicenda vede il piccolo costruttore romano acquistare, circa due anni fa, il terreno di via del Mare a metà strada tra via della Macchiozza ed i 16 Pini. Agli inizi degli anni 80 la costruzione che sorge in questo lotto di terreno era stata dichiarata abusiva, per poi essere sanata ed adibita a trattoria. Fu poi abbandonata, fino all’acquisto di Luccarini, che voleva abbatterla per poter costruire dei villini. La richiesta, giunta all’ufficio urbanistica, viene negata e, come da prassi, viene inoltrata al competente gruppo della Polizia Municipale. Ma l’imprenditore non ci sta ad aver acquistato un terreno che praticamente non ha valore, e tenta il tutto per tutto. Dopo qualche mese la pratica arriva nella stanza giusta e viene approvata in pochi giorni. Ma la discrepanza tra i due pareri fa insospettire gli agenti della Municipale che avevano gestito la pratica, e decidono di inviare tutto l’incartamento alla Procura di Velletri, che fa immediatamente partire le indagini, autorizzando la Guardia di Finanza ad effettuare anche le intercettazioni ambientali e telefoniche, grazie alle quali si riesce a capire cosa ha fatto cambiare le sorti del terreno. Adesso toccherà agli arrestati spiegare nei dettagli come è avvenuto lo scambio di denaro in cambio della tangente e come siano stati ripartiti i guadagni. Per Anna Ferrazzano, che oltre ad essere Dirigente del Comune di Pomezia da otto anni – era stata nominata durante la Giunta Zappalà – ricopre anche la carica di consigliere comunale come capogruppo API al Comune di Nettuno ed il ruolo di presidente della Commissione Urbanistica, non è la prima volta che ci sono problemi: nella sua carriera, infatti, ha ricevuto diversi avvisi di garanzia per concessioni edilizie non in regola. L’urbanistica è la sua “materia naturale”, ma ormai da qualche tempo l’Amministrazione comunale pometina aveva deciso di spostarla ai servizi cimiteriali. Decisione che la Ferrazzano aveva contestato ricorrendo al TAR. Lo spostamento di ufficio era quindi rimasto congelato in attesa che il Tribunale Amministrativo del Lazio emettesse la sua sentenza. Sentenza che a questo punto potrebbe anche essere inutile. Lunedì, infatti, si riunirà la Commissione disciplinare del Comune di Pomezia per fare chiarezza sul futuro lavorativo della Ferrazzano. Sembra infatti assurdo che si possa continuare a tenere dirigenti – oltre la Ferrazzano ad avere parecchie cose in sospeso con varie Procure è anche il dirigente Giovanni Pascone, noto come l’uomo dai mille incarichi d’oro – che hanno problemi con la giustizia penale. Lunedì sarà anche il giorno in cui si svolgerà, in seconda convocazione, il consiglio comunale. Nonostante l’importanza degli argomenti da trattare – molti dei quali riguardano proprio l’urbanistica – sicuramente a tenere banco sarà la vicenda delle tangenti.

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