“La nomina di Antonio Maniscalco ad Assessore alle Finanze del Comune di Pomezia avvalora ancor di più i motivi che spinsero il nostro partito ad uscire dalla maggioranza di centro-sinistra poche settimane dopo le elezioni comunali”. Questa la reazione del partito di Rifondazione Comunista nell’apprendere della nomina fatta ieri dal Sindaco Enrico De Fusco. “All’epoca denunciammo come, dopo neanche due mesi di Amministrazione, tutti gli accordi politico-programmatici fossero stati traditi, sacrificati sull’altare del potere individuale di alcuni consiglieri – dichiarano dal PRC – Una logica ulteriormente aggravata dal fatto che, già dal primo momento, andava ben oltre a quella che era la coalizione uscita vincitrice dalle elezioni, con notevoli aperture a destra. Oggi, con questa nomina, quel cerchio si chiude (ricordiamo infatti che Maniscalco è stato per oltre dieci anni un esponente di primo piano di Alleanza Nazionale prima e del Partito della Libertà dopo)”.
La dura reazione viene rimarcata dalle dichiarazioni successive. “Come Rifondazione Comunista–FdS denunciamo con forza questo trasformismo e chiediamo a Partito Democratico, Italia Dei Valori e Partito Socialista, una riflessione in nome di un’etica politica e di una chiara identità di centro sinistra, che questa maggioranza ha oggi definitivamente perso, arrivando fino alla sfiducia del Sindaco De Fusco se questi dovesse perseguire in queste sue scelte. Da parte nostra ci impegneremo con le altre forze politiche, civili e sociali affinché si fermi questa deriva e si possa costruire al contempo un’alternativa unitaria e di sinistra per la nostra città”.
